Il territorio kmq. 14,36, confina con quelli di Briatico, Parghelia, Zaccanopoli,
e con il Mar Tirreno, nelle pendici settentrionali del rilievo del Monto
Poro. L'abitato è sul solco inciso dalla fiumara Potame. E' a 222
metri di altezza sul livello del mare.
Verso il 1310 essendo stata ordinata da Re Roberto d'Angiò la distruzione
e la dispersione degli abitanti, un gruppo di questi andò ad edificarsi
modeste case in località San Giovannello. In epoca successiva,
per sfuggire alla minaccia delle incursioni dei pirati, San Giovannello
fu abbandonato e gli abitanti andarono a sistemarsi altrove, nel luogo
dell'attuale Zambrone. Casale di Tropea, né seguì le vicende.
Fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1905.
I francesi, per legge 19/1/1807, ne facevano un Luogo, ossia Università,
nel cosidetto Governo di Parghelia. Nel riordino disposto per decreto
4 maggio 1881, istitutivo dei Comuni, Zambrone venne incluso tra questi,
gli furono assegnate le frazioni, o villaggi, di San Giovanni, Daffinà,
Daffinacello, e posto nel Circondario di Briatico. Ma con la nuova sistemazione
amministrativa della regione, disposta per legge Borbone 1 maggio 1816,
unitamente alle frazioni veniva trasferito nel Circondario di Tropea.
Alla fine del Settecento contava 700 abitanti; 1363 nel 1815; 1506 nel
1901; 2072 nel 1911; 1984 nel 1936; 2128 nel 1951; 1815 nel 2002.
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