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Memoria - Daffinacello
9 Maggio
Pàtara, Asia Minore (attuale Turchia), ca. 250 - Mira, Asia Minore, ca. 326
Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino allepoca dellEditto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini.
Patronato:Bambini,
Ragazzi e ragazze, Scolari, Farmacisti, Mercanti, Naviganti, Pescatori, Profumieri
Etimologia: Nicola = vincitore del popolo, dal
greco
Emblema: Bastone pastorale, tre sacchetti di
monete (tre palle d'oro)
La sua fama è universale,
documentata da chiese e opere darte, da istituzioni e tradizioni legate
al suo nome. Ma sulla sua vita le notizie certe sono pochissime. Nato probabilmente
a Pàtara di Licia, in Asia Minore (attuale Turchia), è poi eletto
vescovo di Mira, nella stessa Licia. E qui, dicono alcune leggende, compie
un miracolo dopo laltro. Come accade alle personalità forti,
quasi ogni suo gesto è trasfigurato in prodigio: strappa miracolosamente
tre ufficiali al supplizio; preserva Mira da una carestia, con altri portenti...
Qui può trattarsi di fatti autentici, abbelliti da scrittori entusiasti.
Forse per gli ufficiali egli ha ottenuto la grazia dellimperatore Costantino
(al quale chiederà anche sgravi dimposta per Mira); e contro
la carestia può aver organizzato rifornimenti tempestivi. Ma si racconta
pure che abbia placato una tempesta in mare, e resuscitato tre giovani uccisi
da un oste rapinatore... Un Passionarium del VI secolo dice che
ha sofferto per la fede nelle ultime persecuzioni antecedenti Costantino,
e che è intervenuto nel 325 al Concilio di Nicea.
Nicola muore il 6 dicembre di un anno incerto e il suo culto si diffonde dapprima
in Asia Minore (25 chiese dedicate a lui a Costantinopoli nel VI secolo).
Ci sono pellegrinaggi alla sua tomba, posta fuori dellabitato di Mira.
Moltissimi scritti in greco e in latino lo fanno via via conoscere nel mondo
bizantino-slavo e in Occidente, cominciando da Roma e dal Sud dItalia,
soggetto a Bisanzio.
Ma oltre sette secoli dopo la sua morte, quando in Puglia è subentrato
il dominio normanno, Nicola di Mira diventa Nicola di Bari.
Sessantadue marinai baresi, sbarcati nellAsia Minore già soggetta
ai Turchi, arrivano al sepolcro di Nicola e simpadroniscono dei suoi
resti, che il 9 maggio 1087 giungono a Bari accolti in trionfo: ora la città
ha un suo patrono. E forse ha impedito ad altri di arrivare alle reliquie.
Dopo la collocazione provvisoria in una chiesa cittadina, il 29 settembre
1089 esse trovano sistemazione definitiva nella cripta, già pronta,
della basilica che si sta innalzando in suo onore. E il Papa in persona,
Urbano II, a deporle sotto laltare. Nel 1098 lo stesso Urbano II presiede
nella basilica un concilio di vescovi, tra i quali alcuni greci
dellItalia settentrionale: cè già stato lo scisma
dOriente.
Alla fine del XX secolo la basilica, affidata da Pio XII ai domenicani, è
luogo dincontro tra le Chiese dOriente e dOccidente, e sede
dellIstituto di Teologia Ecumenica San Nicola. Nella cripta cè
anche una cappella orientale, dove i cristiani ancora separati
dal 1054 possono celebrare la loro liturgia. Scrive Gerardo Cioffari, del
Centro Studi San Nicola: "In tal modo la basilica si presenta... come
una realtà che vive il futuro ecumenico della Chiesa". Nicola
di Mira e di Bari, un santo per tutti i millenni.
Nell'iconografia San Nicola è facilmente riconoscibile perché
tiene in mano tre sacchetti (talvolta riassunti in uno solo) di monete d'oro,
spesso resi più visibili sotto forma di tre palle d'oro.
Racconta la leggenda che nella città dove si trovava il vescovo Nicola,
un padre, non avendo i soldi per costituire la dote alle sue tre figlie e
farle così sposare convenientemente, avesse deciso di mandarle a prostituirsi.
Nicola, venuto a conoscenza di questa idea, fornì tre sacchietti di
monete d'oro che costituirono quindi la dote delle fanciulle, salvandone la
purezza.
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PREGHIERA DI SAN NICOLA |