GLI ARAMONESI IN VIAGGIO A ROSSANO
Lo scorso 17 aprile settantatre “Aramonesi” si sono recati a Rossano, definita come la “Ravenna del Sud” per i suoi tesori bizantini. Prima tappa, il museo della liquirizia che racconta la storia del tipico prodotto calabrese attraverso oggetti e documenti del passato. Di seguito, è stata visitata la chiesa-cenobio di Santa Maria Nuova Odigitria. Essa sorge su un’altura di circa 700 metri all’altezza del mare, immersa in una natura incontaminata, ed é conosciuta come Patir, Patire o Patirion. La parte meglio conservata della struttura è la chiesa, una basilica a tre navate separate da due ordini di colonne. Da segnalare, all’interno, la raffinata pavimentazione musiva che un tempo ricopriva tutta la superficie della chiesa e di cui oggi non restano che pochi esempi. Presso il ristorante Aragò, c’è stata la pausa pranzo, allietata da due giovani musicisti che hanno intonato a colpi di organetto e tamburello alcuni canti tipici dell’area. Gli zambronesi hanno subito risposto coi passi della… tarantella riggitana. Il percorso è poi ripreso con la visita all’Oratorio di San Marco, costruito nel IX secolo e originariamente dedicato a santa Anastasia è l’edificio più antico della città. La struttura è una delle chiese bizantine meglio conservate in Italia. Meta successiva, la Cattedrale consacrata alla Madonna Achiropita, caratterizzata da un interno sontuoso e da un organo a canne del 1622. Tappa successiva, il museo diocesano e, quindi, l’incontro col Codex Purpureus Rossanensis, evangelario greco del V-VI secolo di origine mediorientale, si compone di 188 fogli di pergamena rossa; i testi sono vergati in oro e argento ed è impreziosito da 15 miniature che illustrano alcuni momenti della vita di Gesù. Il Codex contiene il vangelo di Matteo e, quasi per intero, quello di Marco e, infine, una lettera di Eusebio a Carpiano. Proseguendo nella visita, incastonata tra palazzi ottocenteschi, la scoperta della chiesa Panaghìa edificata tra il X e l’XI secolo. Insomma, un viaggio caratterizzato da cultura e divertimento, allegria e conoscenza di luoghi stupendi.
Angela Grillo
Pubblicato su Cronache Aramonesi, anno VI, n. 3, giugno 2010