Musica e dintorni
DEDUTTO SPECIALE PER IL PICCOLO SALVATORE
Il giovane daffinese entra nel complesso bandistico Città di Vibo Valentia
ZAMBRONE Nella frazione Daffinà si è svolta venerdì la festa patronale di San Nicodemo. La peculiarità dell’evento religioso è rappresentata dalla tradizionale distribuzione di riso, ceci e panino. Ma la particolarità, quest’anno, è stata un’altra. Per la prima volta un abitante del posto ha debuttato in una banda musicale. Si tratta di Salvatore Mazzitelli, appena undici anni, ma “veterano” suonatore del corno. Il giovanissimo daffinese si è esibito nel “Complesso bandistico Città di Vibo Valentia” nel quale è così entrato a pieno organico. Salvatore Mazzitelli coltiva la passione per la musica sin dalla tenera età. Occhi vispi, battuta sempre pronta, il piccolo Salvatore corona così un sogno coltivato a lungo. E che la musica rappresenti un solido riferimento nella sua vita, lo si comprende di primo acchito. All’incauto cronista che lo sollecita ad intraprendere lo studio della pipita, risponde con assoluta competenza: «La tecnica di suono è completamente differente dal corno. Lo so perché mi sono già confrontato con un mio compagno di scuola che ha abbracciato la conoscenza di tale strumento». La gioia del nuovo “fiatista” del complesso bandistico vibonese si è espressa in un sorriso sornione e compiaciuto che ha offerto sprazzi di luce all’ennesima giornata cupa di un grigio, freddo e lungo inverno. Da segnalare, comunque, l’originalità della scelta operata da Salvatore Mazzitelli. Niente batterie o chitarre elettriche, ma uno strumento particolare, dalla timbrica soffice, che, all’origine, si ricavava proprio dalle corna del bestiame. A proposito di tale strumento, Robert Schumann affermava: «Il corno è l’anima dell’orchestra». Il giovane Mazzitelli diventa così, quasi inconsapevolmente, un piccolo simbolo di positività per la comunità e i suoi compagni. Significativo anche il fatto che il musicista risieda a Daffinà che è la frazione di Zambrone con il più alto tasso di denatalità. Insomma, il futuro, come sempre nella storia del genere umano, è interamente riposto nella gioventù. Le premesse, per un buon risultato, ci sono tutte.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 13 marzo 2010, p. 33