Zambrone. Il giovane morto a causa di un incidente sul lavoro
FIACCOLATA PER ALDO FERRARO
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE Lo scorso venerdì sera nella chiesa di San Carlo Borromeo si è svolta una funzione religiosa in suffragio di Aldo Ferraro, celebrata dal parroco locale, padre Trifone Labellarte. Durante la messa il sacerdote di Zambrone ha affermato: «La scomparsa di Aldo rappresenta un lutto non solo per la famiglia, ma per tutta la comunità. La santa messa in sua memoria è un modo come un altro per stabilire una comunicazione con chi non c’è più e sentirlo sempre presente e vicino a noi». Al termine, Luigi Ambrosi, suo compagno sin dall’infanzia, ha voluto ricordare l’amico scomparso sottolineando come: «Con la tua partenza, il nostro paese, già spopolato, sarà ancora più vuoto. Ma per fortuna qui hai lasciato tante cose, proprio tante cose, che terranno vivo il tuo nome». La scomparsa del giovane lavoratore é avvenuta lo scorso otto febbraio a causa di un incidente sul lavoro verificatosi a Reggio Calabria. Una tragedia che a breve distanza temporale, é percepita dalla comunità con immutato dolore. Complice, sicuramente, la cordialità di Aldo Ferraro, conosciuto da tutti come persona affabile, altruista e gioviale. Circostanze che accrescono la sofferenza di quanti lo hanno conosciuto e frequentato. Proprio per ricordarne la figura, al termine della santa messa, si è svolta una fiaccolata che ha preso le mosse dal centro abitato, fino ad arrivare al cimitero. Un modo come un altro per ricordare il giovane zambronese caduto sul lavoro. L’evento, ha visto il coinvolgimento della sua famiglia, dei genitori, dei fratelli, degli amici e di quanti gli hanno voluto bene. Il paese, è ancora sotto choc. Una vita spezzata a soli trentadue anni è un dato inaccettabile e il bisogno di preservare immagini, episodi e sentimenti collegati ad essa è forte più che mai. La fiaccolata della scorsa sera, s’inquadra proprio in tale ottica. La comunità prova a riorganizzare il presente e a riprendere la marcia verso il futuro, dove l’eredità d’affetti lasciata da Aldo Ferraro, avrà, comunque un ruolo prioritario.
Pubblicato su Il Quotidiano il 21 febbraio 2010, p. 30