NATALE A SUON DI MUSICA
Zambrone, la novena riscalda le notti magiche
ZAMBRONE Resistere a una malintesa modernità che fagocita voracemente ogni frammento di umanità. Sembrerebbe l’orientamento dei giovanissimi protagonisti della nenia natalizia che allieterà le case dei daffinesi fino a Natale. Strumenti di antica estrazione, come il triangolo si fondono con i suoni di quelli moderni, come la diamonica, il flauto dolce e il corno. Il risultato, però, rimane lo stesso. La capacità calamitante della più tipica canzone di Natale è sempre la stessa. Mancano gli strumenti principi della pastorale di Natale, pipita e zampogna, ma l’interesse condiviso verso gli antichi costumi, comunque, lascia ben sperare. E’ interessante osservare che rispetto al passato, la tradizione dei suoni natalizi è portata avanti dai giovani, mentre in passato erano gli anziani a farlo. Ragazze e ragazzi desiderosi di stare insieme e di trascorrere qualche ora in allegria, divertendosi ed offrendo alla popolazione le note e le atmosfere magiche del santo Natale. A Daffinà, i protagonisti della tradizionale iniziativa sono undici. In un’altra frazione di Zambrone, San Giovanni, l’adesione al gruppo che intona la consueta melodia natalizia ha visto la partecipazione di nove ragazzi che, a dispetto delle rigide temperature invernali, proseguono nella loro “missione”. Durante le esecuzioni, le case dei sangiovannesi offrono ospitalità agli interpreti musicali, in segno di gratitudine e apprezzamento per l’attività svolta. Un modo come un altro per porli al riparo dal freddo pungente e aspro che segna le serate di dicembre. Le nuove leve, inoltre, risultano buone conoscitrici della musica che non a caso rientra tra le loro discipline scolastiche preferite. Viene da pensare che anche un piccolo episodio può stimolare una crescente adesione alla nota promessa di Charles Dickens: «Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 22 dicembre 2009, p. 34