LA PRIORITA’? DIFENDERE IL MARE
Le iniziative del “Consorzio dei Comuni della costa tirrenica”
Tropea. “Com’è profondo il mare”, non è soltanto il titolo di una famosa canzone di Lucio Dalla. Per molti versi, rappresenta anche una specie di funerea preveggenza. La sua ultima strofa, infatti, recita: «Così stanno bruciando il mare/ così stanno uccidendo il mare/ così stanno umiliando il mare/ così stanno piegando il mare». A leggere le cronache di quanto presumibilmente accaduto nelle acque del Tirreno (e non solo) le parole del cantautore bolognese assumono la valenza di una vera e propria lugubre profezia. Della vicenda si sono occupati gli organi di stampa regionali, nazionali e internazionali, nonché i vari livelli istituzionali. Da parte sua, pure il “Consorzio dei comuni della costa tirrenica della provincia di Vibo Valentia” si è interessato alla spinosa questione. Lo ha fatto qualche giorno fa la sua assemblea che ha esplicitamente sollecitato, con un’apposita delibera, l’intervento degli organi dello Stato al fine di accertare l’eventuale sussistenza, nei sottofondi marini, di sostanze nocive alla pubblica incolumità. L’input, al Consorzio, lo ha dato la notizia del possibile affondamento di una nave carica di scorie radioattive nel tratto Nicotera-Capo Vaticano, trapelata qualche giorno fa, ma ancora in via di verifica. Particolarmente attivo, su tale fronte, il presidente dell’assemblea e sindaco di Joppolo, Salvatore Vecchio che nel suo intervento ha rimarcato la positività dell’operato della magistratura e della Regione Calabria. Dal canto suo, anche il presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio, Gerolamo Pungitore ha espresso «fiducia nell’operato dei preposti organismi. La necessità di fare piena luce sui gravissimi episodi emersi dalle recenti cronache -ha concluso Pungitore- è un’esigenza oggettiva e non procrastinabile». I fatti, sembrano dare ragione a un altro cantautore bolognese, Luca Carboni, il quale nella celebre “Mare mare”, canta: «mare, mare, mare, ma sai che ognuno c’ha i suoi sogni/ da inseguire, sì… per stare a galla e non affondare». Insomma, il mare della Costa degli dei non è soltanto uno splendido dono della natura e un’irrinunciabile risorsa economica. E’ anche fonte di «sogni da inseguire» ai quali, né la popolazione indigena, né quella vacanziera intende rinunciare! E sempre alla tutela del bene più prezioso di cui dispone la provincia di Vibo Valentia è stato dedicato l’altro punto all’ordine del giorno. Il progetto contro l’erosione della costa, prende forma e sostanza. In merito, la prima decisione del consiglio d’amministrazione del Consorzio è stata quella di sancire l’integrazione tra i progetti predisposti dai singoli comuni e quelli della Provincia. Il coordinamento dei lavori e la necessità di un unico progetto sono i punti cardini pertinenti alla programmazione delle future opere. Di seguito è stato sottoscritto con i rappresentanti dei vari Comuni, un protocollo d’intesa che ha decretato la definitiva razionalizzazione delle future esecuzioni. Il Piano degli interventi in difesa dall’erosione costiera è stato determinato in relazione alle criticità presenti su ogni tratto marino. L’importo maggiore interessa il Comune di Ricadi con una somma preventivata in dieci milioni cinquecento cinquanta mila euro. Al secondo posto, il Comune di Zambrone con una cifra che sfiora i sei milioni di euro. Il budget complessivo è pari ad euro trentatre milioni. Lucio Battisti cantava: «O mare nero, o mare nero, o mare ne…/ tu eri chiaro e trasparente come me». L’auspicio, prima ancora che un’inderogabile necessità politica, è che il mare vibonese possa, appunto, ritornare, al più presto e per sempre «chiaro e trasparente».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 30 settembre 2009, p. 37