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Ancora disagi per gli utenti degli uffici postali periferici
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Zambrone
Ancora disagi per gli utenti degli uffici postali periferici
La popolazione manifesta con crescente disappunto la propria insoddisfazione per la mancanza di servizi elementari ma necessari. Il problema registrato a San Giovanni e a Daffinà riguarda, in particolare, il limitato e modesto funzionamento degli uffici postali. Gli uffici aprono raramente e il giorno di paga delle pensioni si creano code estenuanti e chilometriche. E così accade che le persone per percepire l’unico mezzo di sostentamento di cui dispongono si mettano in coda dalla cinque del mattino. La situazione è estremamente precaria e comporta disagi di ogni tipo specie se si considera che la mancanza di un efficiente servizio postale penalizza gli anziani e cioè la parte più debole della società. La privatizzazione, spesso considerata una panacea, nel caso delle Poste Italiane ha avuto effetti diversi. Se da un lato il bilancio è stato risanato, dall’altro sono accresciute, nei confronti dei dipendenti responsabilità e impegni non sempre facili da onorare. Ma le conseguenze negative si sono riversate, ancora una volta sui cittadini e, ancora una volta nelle province più periferiche dell’Italia meridionale. Il problema degli uffici postali è ormai divenuto un leit-motiv per le piccole realtà della periferia vibonese. Tuttavia non va sottaciuto che la mancanza di un ufficio postale e, spesso, di uno sportello bancario, è, effettivamente, la causa di molteplici problemi. La logica del profitto, ragioni di bilancio e la tendenza all’accentramento dei servizi nelle città più popolate impedirà la riapertura degli uffici postali nei piccoli centri periferici. In futuro, anzi ormai è attualità, i servizi on line saranno lo strumento più diffuso per effettuare versamenti e operazioni di denaro. Rimane, però il problema di una fascia sociale, fra l’altro crescente, che, esclusa dalla moderna tecnologia (trattasi di persone anziane) soffre le difficoltà della quotidianità e anche un’operazione semplice, quale il pagamento della propria pensione, diventa un ostacolo insormontabile. Nel terzo millennio, simili episodi, sono fatti di inciviltà che ci fanno ritornare indietro di molti lustri. Non è tollerabile che per incassare i cinquecento euro mensili (fra l’altro importo tutt’altro che dignitoso) si debba essere costretti a levate notturne e a ore e ore di fila. Occorrono soluzioni, rimedi, idee, proposte. Non si può continuare a ignorare il problema e considerare che sia troppo piccolo per essere affrontato con la dovuta decisione. E’ opportuno riflettere e agire, per individuare soluzioni rapide ed efficaci.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 16 maggio 2009
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
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