Strumenti finanziari
ZAMBRONE, ASSESTATO IL BILANCIO
Il consiglio comunale risponde anche alle richieste della Corte dei conti
ZAMBRONE Il primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale dello scorso venerdì prevedeva: «Bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2009. Variazione di assestamento generale». L’elemento di maggiore interesse riguarda un incremento degli incassi derivante dagli oneri di urbanizzazione, ammontante ad euro 81mila. Tale somma è stata ripartita per la metà sulle spese correnti (interessi passivi, spese di personale e servizi primari) e per il rimanente 50% per le opere di urbanizzazione. Altro dato di rilievo, ai fini del cosiddetto assestamento di bilancio, concerne l’esborso di una somma pari a 30mila euro originariamente non prevista in bilancio e che va imputata alla posticipazione (ottobre, anziché giugno) della scelta di assumere un segretario comunale in regime di convenzione con un altro ente locale. Complesso, il secondo argomento trattato dall’assise. In virtù della legge Finanziaria del 2005 sono stati introdotti un insieme di meccanismi utili alla Corte dei conti per monitorare i bilanci degli enti locali. Nei mesi scorsi, in seguito a tale norma la Corte aveva già chiesto delucidazioni su alcuni passaggi pertinenti alla gestione economica del comune che, tramite i suoi rappresentanti aveva fornito i chiarimenti richiesti. La Corte, però, non ha ritenuto sufficiente il riscontro ed ha invitato l’ente a deliberare in merito. Cosicché il civico consesso ha approvato una deliberazione che offre i relativi riscontri sulle questioni sollevate dall’organo di controllo contabile. I punti salienti sui quali si è concentrata l’attenzione del consiglio, a seguito delle richieste formulate dalla Corte dei conti, sono stati tre. Il primo, pertinente all’inventario dei beni comunali, ormai aggiornato, è risultato definitivamente risolto. Positiva anche la soluzione sul secondo punto, attinente alle entrate straordinarie dell’ente (sanzioni amministrative, introiti derivanti da evasione fiscale e oneri da concessione edilizia). Il consiglio ha deliberato di investire tali somme, solo allorquando e nella misura in cui verranno effettivamente incassate. Sulla terza questione sollevata dall’autorità contabile, la risposta risulta particolarmente articolata. La Corte, infatti, ha chiesto delucidazioni in merito ai cosiddetti «residui» e cioè sui crediti, antecedenti al 2002, vantati dall’amministrazione e non ancora riscossi. Il consiglio sull’annosa vicenda ha deliberato ripercorrendo, in primis, le fasi storiche. Secondo l’emanata delibera, infatti, nel 2007 essi ammontavano a 1milione e 300mila euro, poi ridotti nel 2008 di oltre 500mila euro. Per colmare il vigente deficit di bilancio, pari a 800mila euro, l’amministrazione ha deliberato di confermare e intensificare l’attivazione degli strumenti utili al recupero dei crediti. Durante l’assise, infine, è stato fatto il punto della situazione su alcune vicende di rilievo comunale. Secondo quanto riferito dal sindaco Pasquale Landro, i lavori per la realizzazione dell’impianto di depurazione sito alla località “Potame” procedono con regolarità; definito anche l’iter per l’assegnazione degli interventi necessari alla ristrutturazione del Centro sociale di Zambrone. A breve, infine, dovrebbe essere conclusa anche la procedura per l’appalto di ristrutturazione dei centri abitati del capoluogo e frazioni e per l’esecuzione delle opere del Piar. Disco rosso, invece, sulla riapertura dell’ufficio postale della frazione di San Giovanni, le cui possibilità, ormai, sono ridotte al lumicino.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 29 novembre 2009, p. 28