Ribalta e personaggi
TARANTELLA, BATTE IL CUORE DEL SUD
di Eduardo Meligrana
ZAMBRONE – “La tarantella è fatta essenzialmente di ritmo, un ritmo che appartiene alle regioni del Sud, al Salento, al Gargano, alla frastagliata Calabria” così scriveva Eugenio Bennato a proposito del ballo tipico per eccellenza delle regioni meridionali. Un ballo che, in tutte le sue declinazioni, i suoi mille canti, richiami e sfaccettature, i suoi strumenti ed i suoi intriganti testi, sarà protagonista del “Tamburello Festival” che si aprirà questa sera, a partire dalle ore 20.00, nella centralissima piazza otto marzo. A dare inizio al Festival - apprezzata, originale manifestazione culturale che ha come centro di gravità le tradizioni popolari - saranno i “Tamurria”, nota band salentina, che con “Pizzicarella mia”, “Santu Paulu malatu”, “Tamburu”, “Violinata. Comu aggiu a fare” incantano il pubblico dei numerosi fan. A seguire i Nagrù, trio di formazione tradizionalista che interpreta al meglio le sonorità ancestrali calabresi. “‘Za Marianna”, “Strina”, “‘U metituri”, “Bellizza mia”, i brani che li hanno reso celebri. Durante il concerto, Lindo Nudo, attore e regista di teatro calabrese, leggerà alcuni brani tratti dagli scritti di Saverio Strati. I “giganti” Mata e Grifone rinnoveranno, anche in quest’occasione, il loro infinito amore. La sagra aramonese consentirà poi di calarsi nella più genuina calabresità con le sue mille prelibatezze tra le quali spiccano i dolci calabresi: “nacatule”, “ciciariata”, “pitte pie”. La serata sarà impreziosita da numerosi stand di prodotti tipici locali e dall’esposizione di artisti provenienti da tutta la Calabria. Un “Laboratorio” ospiterà i tipici strumenti musicali della Regione. Previsti anche due ulteriori stand di tamburelli e organetti. La kermesse si concluderà con il ballo storico - rievocativo della “Cameiuzza”. Il presidente del Centro Studi umanistico e scientifici “Aramoni” Corrado L’Andolina, ideatore ed organizzatore del Tamburello assieme a tanti giovani zambronesi, ha quest’anno previsto come filo conduttore : “Tarantella rurale nel villaggio globale”, una riflessione intorno al mondo della tarantella, sulla scorta del suo ultimo “Ayay!- incursioni nelle tarantelle calabresi e dintorni”, un saggio che indaga sull’importante segmento di tradizione popolare del Mezzogiorno. Il “Tamburello Festival” può essere considerato sintesi espressiva del panorama culturale vibonese, nella quale, tutti i suoi elementi (storici, artistici, coreutici), confluiscono in un magma coerente che si proietta con consapevolezza nell’attualità del terzo millennio.
Eduardo Meligrana
Pubblicato su Calabria Ora il 18 agosto 2009, p. 42 (inserto Estate)