Zambrone. In programma martedì prossimo in piazza Otto marzo
FERVONO I PREPARATIVI PER LA SESTA EDIZIONE DEL “TAMBURELLO FESTIVAL”
ZAMBRONE - “Pizzicarella mia”, “Santu Paulu malatu”, “Tamburu”, “Violinata. Comu aggiu a fare” sono solo alcuni brani che verranno eseguiti dalla band salentina “Tammurria” e che daranno il via, il prossimo 18 agosto, a partire dalle ore 20.00, nella centralissima piazza otto Marzo, alla VI edizione del “Tamburello Festival”, l’apprezzata, originale manifestazione culturale che ha come centro di gravità permanente le tradizioni popolari del Vibonese, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. A seguire i “Tammurria” si esibiranno i Nagrù, trio di formazione tradizionalista che interpreta al meglio le sonorità ancestrali calabresi. “‘Za Marianna”, “Strina”, “‘U metituri”, “Bellizza mia”, brani che hanno reso celebre questa formazione musicale il cui nome - Nagrù - è acronimo di “Nessuna alterazione genetica unicamente popolari”. I componenti sono: Nando Brusco, Oreste Forestieri e Biagio Accardi. Durante il concerto, Lindo Nudo, attore e regista di teatro calabrese, leggerà alcuni brani tratti dalla letteratura di Saverio Strati. I “giganti” Mata e Grifone rinnoveranno, anche in quest’occasione, il loro infinito amore. La sagra aramonese, anch’essa giunta alla sesta edizione, sarà, con le sue prelibate pietanze una modalità per calarsi nella più genuina calabresità. Uno stand ad hoc sarà allestito per i dolci tipici: “nacatule”, “ciciariata”, “pitte pie”. La serata sarà impreziosiosita da numerosi stand di prodotti tipici locali e dall’esposizione di artisti provenienti da tutta la Regione. Il tutto fissato in una “Galleria... d’arti e mille sapori!”. Un “Laboratorio” ospiterà l’esposizione di tipici strumenti musicali della Calabria. Curato da Daniela Mazza (chitarra battente e lira) e da Pasquale Lorenzo di Parghelia (uno dei più apprezzati e rari costruttori di pipite e “zampogne a chiave”) permetterà un affascinante tuffo nella realtà culturale calabrese. Previsti anche due ulteriori stand di tamburelli e organetti; i primi provenienti dall’area di Lametia Terme, i secondi da quella di Reggio Calabria. La serata si concluderà con il ballo storico - rievocativo della “Cameiuzza”, un vero e proprio scoppiettante spettacolo di colori e rumori. Il presidente del Centro Studi umanistico e scientifici “Aramoni” Corrado L’Andolina, ideatore ed organizzatore della manifestazione, ha voluto ringraziare i soci per la realizzazione, anche quest’anno, “di questa straordinaria avventura che è il Tamburello festival. Tanti sono stati i sacrifici ma ancor più forte è stata la determinazione ad andare avanti”. Filo conduttore dell’edizione 2009 sarà: “Tarantella rurale nel villaggio… globale”. Una riflessione sul passaggio dalla società rurale a quella moderna affidata a Salvatore L’Andolina, presidente onorario dell’associazione “Aramoni”. Il Tamburello Festival può essere oramai definito come sintesi espressiva dell’identità vibonese, in cui tutti i suoi elementi, storici, artistici, coreutici, confluiscono in un magma organico, coerente che si proietta con vigore e orgoglio nella attualità del terzo millennio.
Eduardo Meligrana
Il Quotidiano della Calabria 15/08/09 pag.28