Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone

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Rassegna Stampa Tamburello Festival 2008

Bagno di folla al Tamburello Festival

MIGLIAIA DI TURISTI BALLANO IN PIAZZA ‘A CAMEIUZZA I FOCU

Il bagno di folla al Tamburello festival
Zambrone

Con il ballo della “camejuzza i focu”, antico rito per esorcizzare gli spiriti ostili e per attrarre quelli benigni, si è conclusa a Zambrone, nel suggestivo Parco otto marzo, la quinta edizione del Tamburello festival. L’evento, organizzato dal Centro studi umanistici e scientifici “Aramoni”, è ormai entrato nel novero di quelli che qualificano l’estate vibonese e si segnala per la qualità dell’organizzazione e la varietà dello spettacolo, della gastronomia, degli stand destinati all’esposizione delle arti, dell’artigianato e di altre manifestazioni culturali. Dai mosaici alla pittura, alla scultura, al museo del dialetto di Dasà, alla mostra degli antichi strumenti musicali, ai vimini, ai sapori della migliore tradizione regionale, si può dire che il meglio che quest’angolo della Calabria produce per mezzo della sua genialità creativa sia stato qui degnamente, sia pur simbolicamente, rappresentato. L’appuntamento, preparato con cura dagli organizzatori, ha mantenuto le aspettative sia per la presenza di un pubblico numeroso ed entusiasta sia per le suggestioni offerte dai due complessi che si sono esibiti: i salentini “Arcuevi” che hanno raccontato con la musica e i canti le fantastiche storie d’amore e di gioia, di protesta e di dolore della loro area e, subito dopo i calabresi “Karakolufool” con una serie di scatenate tarantelle che hanno trascinato nel ballo diecine e diecine di ragazzi e ragazze e persino bambini. Un entusiasmo incontenibile ed applausi scroscianti dagli spalti gremiti dell’anfiteatro costruito al centro del parco e dalla folla assiepata ai fianchi del grande palco hanno sottolineato il successo della manifestazione. Un successo senza pari, che dimostra come i giovani ed i turisti siano attratti ormai soltanto da manifestazioni che abbiano contenuti culturali connessi alla storia civile dei nostri centri e siano in grado di associare alla riscoperta della gastronomia regionale la ricerca impegnata sulla storia e la civiltà calabresi. Da sottolineare il notevole sforzo prodotto dai soci del Centro studi “Aramoni” che hanno prestato la propria opera per la preparazione dell’evento. Corrado L’Andolina, presidente dell’associazione “Aramoni” ha dichiarato: “Intendo rivolgere un caldo ringraziamento a tutti e soprattutto alle famiglie che hanno sostenuto il nostro impegno offrendo la loro opera per preparare il menu e i dolci. Il flusso dei turisti, decisamente superiore alle aspettative, ha creato qualche problema di traffico. Corre voce che qualcuno ne ha approfittato improvvisando parcheggi a pagamento a nome dell’associazione. Voglio chiarire che siamo del tutto estranei a questa vicenda e ce ne doliamo per le vittime.” In effetti il flusso dei partecipanti è stato decisamente alto al punto che molti non sono riusciti a raggiungere con l’auto la piazza ed hanno dovuto fare dietrofront. Nulla toglie tale circostanza alla riuscita dell’evento soprattutto se si tiene nel debito conto che la gente non è stata attratta dal nome di un grosso personaggio della tv o della musica leggera ma è arrivata spontaneamente, convinta da un programma capillarmente diffuso per mezzo di volantini e depliant dai ragazzi dell’Associazione che hanno percorso spiagge e vie di Zambrone e dei centri vicini. “Il nostro scopo -ha aggiunto Corrado L’Andolina - non è certo il lucro. Ci sospinge unicamente la passione per la nostra terra e la nostra cultura e la speranza di inserire il nome del nostro paese tra quelli che riescono a conquistare un ruolo di serietà e di credibilità per quello che fanno e per quello che offrono a chi viene in Calabria”.

Pubblicato su Calabria Ora il 21 agosto 2008, p. 27