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Musica, danze e tradizioni alla kermesse di Zambrone
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Rassegna stampa Tamburello Festival 2007
Musica, danze e tradizioni alla kermesse di Zambrone
TAMBURELLO FESTIVAL” LA CULTURA CHE DIVERTE
Musica, danze e tradizioni alla kermesse di Zambrone
Zambrone
Si può fare cultura e contribuire al rilancio delle migliori tradizioni calabresi divertendo e divertendosi. Questo, in sintesi, il messaggio riproposto dalla quarta edizione del Tamburello festival “Sol e tarantelle” organizzato dal Centro studi umanistici e scientifici Armoni svoltosi a Zambrone sera del 19 agosto scorso. E’ stata una kermesse vigorosa e appassionante, animata da una folla eccezionale di turisti e villeggianti che hanno trascorso una serata davvero indimenticabile. Dietro la perfetta regia dei dirigenti dell’Associazione s’intravedeva il contributo di affetto e di solidarietà di tutta la popolazione zambronese che si è sentita come non mai coinvolta nell’iniziativa ed è stata davvero una gara di generosità e di sacrificio per la buona riuscita della manifestazione. Turisti tra gli stand ad ammirare le varie esposizioni. Pittura, scultura, artigianato, mostra mercato di prodotti locali. Turisti incuriositi dalle pipite di Pasquale Lorenzo da Parghelia e dagli altri strumenti calabresi esposti dall’associazione Ernesto De Martino di Tiriolo. Turisti disciplinatamente in fila per accedere alla più grande pasticceria all’aperto mai vista dal cronista e, presumibilmente, dai visitatori: accanto ad un’enorme torta ripiena con panna del peso di 30 kg., che troneggiava al centro del tavolo, specialità di ogni genere: torte di mele, torte al limone, torte ai mirtilli, torte al peperoncino, torte alla noce di cocco, crustoli, cannoli, pignolata, ciambelle, e, naturalmente i dolci tipici di Zambrone, pitta ‘nchiusa, ciciarata e nacatuli. Turisti in fila per accedere al menu della festa, rigorosamente confezionato con prodotti locali. Specialità semplici e gustose nella loro varietà: dalle melanzane, nelle diverse applicazioni, alle olive, ai fagioli bianchi burrosi di Zambrone, alle salsicce locali, ai peperoni arrostiti, alle insalate con la cipolla rossa di Tropea a far da regina. Turisti a chiedere informazioni sugli strumenti musicali di musicisti itineranti, quali Vincenzo Grenci e lo stesso Pasquale Lorenzo, che intonavano antiche nenie al suono di pipita, tamburello e ciaramella. Turisti assiepati sulle gradinate dello splendido anfiteatro e su tutti gli spazi disponibili del Parco otto marzo a seguire ed esaltarsi con la Zona Briganti di Rogliano e con il gruppo dei TarantProject di Mimmo Cavallaro, eccezionali autori ed esecutori di musica etnica del sud. Ritmi di casa nostra, appassionate canzoni d’amore e di protesta, travolgenti tarantelle che hanno finito con il coinvolgere gran parte del pubblico. Giovani e anziani, ragazzi e ragazze e persino bambini non hanno resistito al trascinante ritmo della “Tarantella Aramonese” e si sono lanciati nella più sfrenata e suggestiva danza popolare del sud creando uno spettacolo nello spettacolo. Turisti armati di videocamere e di cellulari dietro a Mata e Grifone, la coppia di Giganti che ha proseguito nell’eterno corteggiamento al ritmo ossessivo di tamburo e grancassa per le vie del paese. Turisti stupiti e increduli di fronte alla danza della “cameiuzza ‘i focu”, l’antico modo di esorcizzare il male (identificato con la storica minaccia saracena) distruggendone il simbolo, appunto il cammello, con il fuoco. Il piccolo animale di cartapesta, animato dal giovane Daniele Nadile, del luogo, ha sputato fuoco e fiamme per dieci straordinari minuti, eclissandosi infine con una successione di suggestivi fuochi artificiali. Alla fine la soddisfazione si poteva leggere negli occhi e nei volti stanchi degli organizzatori. Se l’obiettivo consisteva nel suscitare interesse e amore per la Calabria, esso è stato ampiamente raggiunto. La soddisfazione e la gioia per avere partecipato ad una serata veramente diversa si leggeva anche negli occhi dei visitatori e molti sono stati gli attestati di simpatia e le congratulazioni per gli organizzatori dell’evento. Del resto il tasso di coinvolgimento e di partecipazione è stato tale che fino all’una e venti di notte, nessuno ha abbandonato la piazza a dimostrazione del fatto che quando si mette insieme svago e cultura e si riesce ad offrire una sintesi corretta tra identità e valori da una parte e necessità del turismo extra-regionale ed extra-nazionale dall’altra, si possono creare momenti di grande intensità e di reciproco arricchimento umano. Il tutto senza le faraoniche spese per avere il grande nome della musica pop e senza le pretenziose e spesso ipocrite lamentazioni sulla povertà storica della Calabria. Il merito è di un gruppo di ragazzi di Zambrone che hanno lavorato come formiche, senza alcun sostegno finanziario da parte delle pubbliche Istituzioni. Essi, contando solo sulle forze e sulla solidarietà della gente, sono riusciti a realizzare, un evento che, per ciò che lascia intuire il livello di partecipazione e di coinvolgimento, rappresenta un punto di partenza fondamentale per la comunità zambronese e non solo per essa.
Tiziana Adamo
Pubblicato su Calabria Ora il 23 agosto 2007
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia