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Riparte il Tamburello Festival
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Omaggio al Sud. Il nove agosto a Zambrone la terza edizione
Riparte il Tamburello Festival
“LiberTarantella! Il Sud ritorni ad occupare il posto che gli compete nella storia e nella memoria collettiva del Paese, nella poesia e nell’arte”. Con questa frase è stata presentata la terza edizione del Tamburello festival, una manifestazione che assume sempre di più i contenuti di un grande evento culturale che si arricchisce, di anno in anno, in forza di un’azione di ricerca e di valorizzazione delle risorse indigene. Pasquale Lorenzo e Vincenzo Greci, sono gli artisti che “rappresenteranno” la Calabria in questa straordinaria edizione del festival. Il primo, maestro illustre di clarinetto che vive a Parghelia, indosserà i panni del suonatore di pipita, uno degli strumenti più cari della tradizione musicale calabrese, di cui, fra l’altro, né è abile costruttore. Il secondo, invece, suonerà la zampogna cosiddetta a paru, tipica dell’area di Serra San Bruno. I due musicisti locali saranno poi gli artefici del laboratorio di strumenti musicali, che sarà arricchito da quelli provenienti dall’area garganica. Il tentativo di proiettare Zambrone in un circuito internazionale può considerarsi perfettamente riuscito. La serata del nove agosto, infatti, sarà caratterizzata dal concerto dei Cantori di Carpino. E il logo ideato dall'architetto bolognese Stefano Simoncini, amante e conoscitore della nostra terra, simboleggia proprio l'incontro fra le due culture: quella garganica e quella calabrese, simboleggiate da due tamburelli che tendono ad incrociarsi; il tutto, in uno sfondo azzurro come il mare del Gargano e quello della Costa degli Dei. Ma chi sono i due ultra ottuagenari provenienti dalla Puglia? Sono una leggenda, un vero e proprio mito vivente, un monumento alla musica etnica del Sud. Antonio Maccarone e Antonio Picininno, hanno scritto pagine indelebili nella storia musicale del Sud. I due maestri hanno la capacità di trasmettere energia e voglia di vivere come pochi altri. La loro arte è stata alla base della formazione di Eugenio Bennato che ha tratto da una loro celebre composizione “Garofano d’ammore” un omonimo album. Chi ha la fortuna di ascoltare i Cantori di Carpino, entra in un circuito poetico senza uguali. Il concerto del nove agosto sarà l’unica tappa nella provincia di Vibo Valentia dei due straordinari interpreti della musica etnica garganica, motivo in più per non perdere l’appuntamento. I maestri, si esibiranno nel loro repertorio di sonetti, ovvero di canzoni d'amore, tutte eseguite su un ritmo di tarantella lenta. Nel loro spettacolo si ritroveranno i vari generi tipici dell'area garganica: dalla "Montanara", eseguità in tonalità minore, alla "Rodianella" squillante in tonalità maggiore, per finire alla "Viestasana". I Cantori ricorderanno cantando le sue canzoni, Andrea Sacco, storico componente del gruppo, scomparso nel mese di marzo. Un artista, Andrea Sacco, che verrà ricordato per il suo genio e per la sua arguzia, oltre che per l'intensa e longeva attività di difesa di un frammento importante della cultura del Sud: la sua musica etnica. La continuità, rispetto alla precedente edizione, è poi rappresentata dal teatro. La scelta, quest’anno è ricaduta su Domenico Formica: un grande artista della provincia di Vibo Valentia delizia dei bambini (e non solo). L’artista è l’ultimo rappresentante di un mondo che è per sempre sparito, ma che ha lasciato nei cuori di quanti hanno avuto la fortuna di vederlo all’opera con le sue marionette ricordi dolci e romantici. La serata sarà poi arricchita dallo svolgimento della sagra aramonese; una sagra unica, originale per la variegata offerta di prodotti locali: ben diciotto! La soppressata di Zambrone, le melanzane speziate e sott’olio, la frittata di cipolla, le olive, le nacatule, il vino di Daffinà, rappresentano al meglio il percorso culinario della tradizione aramonese. Ad arricchire la sagra, sarà inoltre, allestito uno stand con i dolci tipici della tradizione: pitte pie, ciciarata, crostata con marmellata di peperoncino. L’esaltazione delle positività presenti nell’area del vibonese, trovano, poi, il loro naturale sbocco nella mostra-mercato, Galleria d’arti … e mille sapori! appositamente allestita dall’associazione Aramoni con il contributo, determinante, dell’Uimec Uil. Anche quest’anno é prevista la presenza di oltre venti stands (di artigiani, artisti e prodotti tipici). Verranno organizzati stands per presentare, in particolare, i prodotti più tipici della tradizione agricola di Zambrone e dintorni: cipolle, nduja, peperoncino, olio etc. In una cornice di questo genere, non potrà mancherà l’eterno ballo d’amore tra Mata e Grifone; i Giganti che sfileranno per le vie di Zambrone, sono quelli presentati nella scorsa edizione della manifestazione, appositamente realizzati dai soci del Centro studi Aramoni e unici per bellezza e originalità di costumi. La festa, avrà poi fine con il ballo della camejiuzza, un ballo storico-rievocativo che da secoli accompagna le festività in Calabria. Tutto questo in una sola serata! Il tentativo è quello di offrire un’occasione di riflessione sul nostro passato, tenendo a debita distanza, clichè scontati e banali. Il Tamburello festival è un’iniziativa culturale ma è, soprattutto, una manifestazione che si rivolge al cuore di quanti conoscono e amano il Sud.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 23 luglio 2006
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia