Zambrone accende i riflettori sulla XVIII edizione del Tamburello Festival: musica, identità e poesia del Sud
Zambrone (VV), 14 agosto 2025 – Il prossimo 18 agosto alle ore 19:45, nel cuore del borgo di Zambrone, andrà in scena la XVIII edizione del Tamburello Festival, manifestazione simbolo della cultura popolare calabrese. Dopo il rinvio forzato dello scorso anno a causa del maltempo, il festival torna con rinnovato entusiasmo grazie al lavoro dell’associazione Centro Studi Umanistici e Scientifici Aramoni, al sostegno del Comune di Zambrone e del GAL Terre Vibonesi.
Il titolo di quest’anno – “2025: Tamburelli a Zambrone” – richiama non solo lo strumento protagonista del festival, ma un’intera visione del mondo, radicata nella memoria collettiva e nelle vibrazioni del corpo.
A descrivere magistralmente questo spirito è la docente e scrittrice Olga L’Andolina, originaria di Zambrone, che apre il festival con un’introduzione letteraria che ne coglie l’essenza più profonda:
«Esiste un “luogo” in cui il tempo è scandito dal ritmo impetuoso dei tamburelli e lo spazio, senza limiti e restrizioni, si riempie con le forme fluttuanti e irregolari del Sonu a ballu… Esiste un luogo in cui la musica e il movimento si incontrano in una configurazione perfetta e là, si potrà sentire il piacere di penetrare nei segreti dell’anima di un popolo, di abbandonarsi alla bellezza di una terra incantevole e misteriosa...»
«Sonu a ballu non è semplicemente un ballo popolare. È uno stato d’animo antico ed eterno che racconta ciò che del Sud non può esprimersi a parole.»
L’apertura ufficiale sarà affidata, come da tradizione, alla rappresentazione dell’eterno ballo d’amore fra Mata e Grifone, figura simbolica dell’incontro tra culture e radici profonde.
Seguirà lo spettacolo per bambini a cura della Compagnia Joculares, che porterà in piazza magia, stupore e comicità.
Il cuore della manifestazione è però la musica, con un programma che intreccia passato, presente e innovazione:
Fanfara Fiorita, la storica “banda pilusa” del Poro, riporta in vita la memoria del celebre Ciccu u Pipitaru, grazie ai suoi eredi e ad Alessandro Barletta.
Gli Joniccà ci guideranno tra suonate da ballo, serenate e canti antichi delle comunità joniche.
Gran finale con i travolgenti Giamberiani di Andrea e Alessio Bressi, che porteranno sul palco un'esplosione di ritmo, ironia e passione.
Accanto alla musica, torna anche l’attesissima Sagra Aramonese, con piatti tipici e dolci della tradizione calabrese, espressione autentica di un patrimonio gastronomico che si rinnova di generazione in generazione.
Lungo le vie del paese, la mostra “Galleria d’Arti e Mille Sapori” offrirà uno spazio espositivo dedicato all’artigianato, ai prodotti locali e a preziosi scatti d’epoca, in un suggestivo viaggio nella memoria collettiva.
«Il Tamburello Festival non è solo un evento, ma un atto d’amore verso la nostra terra e le sue radici. È un rituale laico, una celebrazione della cultura popolare e del suo linguaggio universale: la musica» – afferma con orgoglio Anna Collia, presidente dell’associazione Aramoni.