“IL RAGAZZO DEL TUTTO O NIENTE” DI FRANCESCO ANTONIO GIORDANO
Romanzo pregevole per cifra stilista e ricco di elementi poetici
La cifra stilistica del romanzo di Francesco Giordano è di pregevole fattura. Lessico e periodare risultano un ottimo architrave dell’intera narrazione. Il modo di scrivere dell’autore, insomma, cattura l’attenzione e inchioda il lettore alle pagine scritte.
La trama si svolge, prevalentemente, nella Pavia degli studenti universitari e, in modo particolare, di quelli frequentanti la facoltà di Medicina.
Il periodo temporale è quello degli anni Settanta.
L’autore non disdegna puntate in vari punti dell’Italia. Le sue vicende collegate al militare e alle sue amicizie personali lo portano a conoscere vari luoghi ed altre regioni. E in ognuna coglie un aspetto della sua cultura enogastronomica, architettonica e naturalistica. E così il protagonista si rivela un viaggiatore attento e dotato di uno spirito d’osservazione non comune.
Ampio spazio ai luoghi della Calabria, terra d’origine di Carlo, protagonista del romanzo. In modo particolare ci sono tante vicende e anche di non secondaria importanza, che si svolgono nella Costa degli dei e in modo particolare tra Zambrone e Parghelia.
Nella trama molteplici sono gli elementi che colpiscono il lettore. Prima di tutto le donne che incrociano il destino del protagonista. Questi incontri e il rapporto che s’instaura fra di loro costituiscono il nucleo essenziale del libro. Margherita, Marta e Sofia, tre donne con peculiarità, modi di approcciarsi alla vita e di relazionarsi completamente differenti che incidono sul percorso esistenziale di Carlo in modo decisamente significativo.
Margherita ha una tumultuosa disarmonia che travolge e calamita tutto ciò che la circonda.
Marta fa dell’insicurezza il suo parametro comportamentale e ciò lega chi si accosta a lei in una sorta di istinto protettivo.
Infine, Sofia che fa della sua “normalità” l’elemento più affascinante.
Poi vi sono altre figure femminili con le quali l’autore si confronta, da Angelica, alla ragazza dell’isola, ognuna con le sue peculiarità descritte sempre con partecipazione e lucidità.
Una caratteristica del romanzo è rappresentata dalle poesie scritte dal protagonista e incastonate nelle pagine del libro. Da tale incrocio fra poesia e prosa origina un connubio che risulta anch’esso originale e che conferisce all’opera scritta una valenza letteraria di qualità.
E poetico per stile narrativo è anche il racconto conclusivo. In questo racconto confluiscono, infatti, i temi della speranza, dell’illusione, della disillusione, del lavoro e della prospettiva esistenziale. Un finale dai chiari contenuti allegorici.
Il titolo, “Il ragazzo del tutto o niente”, sembra volere sintetizzare un modus vivendi del protagonista che getta il cuore oltre l’ostacolo alla ricerca della felicità o di orizzonti inesplorati. Il fil rouge del romanzo è proprio rappresentato da una ricerca, a tratti inconsapevole, dell’amore.
Mileto, 29 Agosto 2022
Corrado L’Andolina