ZAMBRONE. Celebrata in paese la XVII edizione della Giornata europea della cultura ebraica
STORIA, LUOGHI E TRADIZIONI DEGLI EBREI
Si è discusso anche dell’accostamento fra la lingua e i dialetti con quelli italiani
di ANNALISA FUSCA
ZAMBRONE- Celebrata, domenica scorsa, la XVII giornata europea della cultura ebraica presso il centro servizi sociali di Zambrone, unico comune del Vibonese ad aver ospitato un evento che va oltre i confini regionali e nazionali. Si tratta di un appuntamento che pone la cultura ebraica sotto ogni aspetto, con intento ed esigenza comune di far conoscere e scoprire storia, luoghi e tradizione degli ebrei attraverso eventi e appuntamenti culturali. L’evento coordinato e promosso dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha avuto come tema centrale dell’edizione annuale le lingue e dialetti ebraici. Nel comune costiero vi è stato dapprima una preziosa mostra espositiva commentata sull’alfabeto ebraico con maioliche appositamente create e poi si è entrati nel vivo della manifestazione con un parterre qualificato di relatori. Una minuziosa panoramica sull’incontro è stata affidata al Presidente del Consiglio, Marina Grillo. Articolato e ricco di riferimenti culturali, invece, l’intervento del sindaco, Corrado L’Andolina. A partire dai racconti descritti da Louis Ginsberg nel capolavoro “Le leggende degli ebrei” al senso e ruolo del linguaggio assegnato da pensatori come Humboldt e Steiner. Il primo cittadino ha poi spiegato le ragioni per cui ha ospitato l’iniziativa. A tale proposito, particolare l’accostamento fra la lingua e i dialetti ebraici e quelli italiani. «Entrambi -ha chiosato - sono idiomi parlati da piccole comunità se rapportate alla popolazione mondiale. Ma entrambi sono l’espressione di culture antichissime, nobili e ricchissime per contenuti e capacità di incidere positivamente nella storia del genere umano». La dirigente scolastica Licia Bevilacqua si è poi soffermata su “Il linguaggio nella storia e nella tradizione ebraica”. «Attraverso studi personali- ha asserito - mi sono trovata particolarmente coinvolta nel tentativo e nel piacere di ricercare quello che linguisticamente appartiene al mondo ebraico ma costituisce la nostra tradizione, il nostro innesto culturale ed esistenziale. Un’eredità linguistica che si vede nella nostra parlata locale, nelle singole parole, espressioni e ancor di più nella toponomastica dei nostri paesi». La professoressa Clara Elizabeth Baez, docente di lingue ha delineato i tratti peculiari della lingua Yiddish. Il referente e consigliere della Comunità Ebraica di Napoli, Roque Pugliese, è intervenuto in merito al “Commento al canto dell'Esodo Dialettale”. Per ultimo è intervenuto Umberto Piperno, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Napoli su “La Lingua Santa e l’Alfabeto, strumento della creazione e della redenzione”: «La giornata della cultura ebraica vuole essere una giornata di gioia perché c’è cultura non solo ricordando il passato compiangendo, ma parlando di un ebraismo vivo. Oggi si scrive ma è difficile a volte muovere le labbra e comunicare. È con il suono dell’alfabeto, il suono della parola, il suono della lingua che l’umanità ritrova la sua unità, la sua crescita». Riflessioni accompagnate da musiche della tradizione ebraica eseguite dal complesso bandistico locale e canti in lingua ebraica interpretati dalla vocalist Mariachiara Carrozzo.
Il Quotidiano, 20 settembre 2016 p. 24