Zambrone. L’avvocato prestato alla politica che vuole cambiare le cose in meglio
IL CORAGGIO DI RESTARE COERENTI
Il candidato a sindaco Corrado L’Andolina ci riprova per la terza volta
di Annalisa Fusca
ZAMBRONE – Con determinazione, tenacia e coraggio l’avvocato Corrado L’Andolina si presenta per la terza volta al giudizio degli elettori. Due anni fa perse le elezioni contro Pasquale Landro che poi morì di aneurisma all'aorta durante i festeggiamenti per la vittoria, lo scorso anno dovette cedere il passo alla moglie del defunto sindaco, Giovanna Pileggi, la cui amministrazione è caduta dopo appena sette mesi dall’insediamento perché tre consiglieri di maggioranza si sono dimessi assieme agli esponenti dell’opposizione. Ma come si dice? Non c’è due senza tre. E l’avvocato prestato alla politica quando il paese che ama e in cui vive chiama non riesce a rimanere fermo. È più forte di lui. Risponde sempre: presente. Al candidato L’Andolina abbiamo rivolto qualche domanda.
1. Quali motivi l’hanno spinta a scendere in campo per la terza volta in soli due anni?
I motivi intimi sono tutti originati dallo smisurato amore per il mio paese natio. Quelli politici, dalla consapevolezza di essere parte di uno schieramento determinato a scrivere, insieme alla cittadinanza tutta, una nuova pagina di storia amministrativa.
2. La lista “Identità e futuro ” si presenta con gli stessi elementi dello scorso anno, unico cambiamento Pasquale Giamborino che ha sostituito la figlia Antonella. Sintomo di una squadra ben consolidata. Cosa vuole aggiungere in merito?
Sono orgoglioso di un gruppo che è rimasto graniticamente compatto nonostante due sconfitte consecutive. Per me trattasi di una vittoria umana, prima ancora che politica. Su Giamborino posso dire che dal 1995 ad oggi è sempre stato presente nelle liste ispirate dall’opposizione. Un esempio di coerenza e tenacia.
3. Amministrare un comune implica responsabilità, impegno sociale, passione civile, senso del dovere. Pertanto, cosa rimprovera alla compagine che l’ha preceduta?
Ogni ruolo di responsabilità pubblica presuppone la passione. In merito all’impegno posso garantire che sarà altissimo. La congiuntura economica è sfavorevole e rallenta l’azione amministrativa dei piccoli comuni. Pertanto, oculatezza e prudenza saranno le costanti di ogni futura decisione. Non ho nulla da rimproverare alla compagine che mi ha preceduto; la sua esperienza è stata temporalmente limitata e quindi sarebbe impossibile esprimere, al riguardo, un approfondito giudizio.
4. Su quali elementi cardine verte il suo programma?
Le priorità sono la valorizzazione del territorio e uno stretto legame fra turismo e cultura. L’erosione costiera è il problema più grave e importante sul quale ci sarà la massima attenzione. Una politica culturale di alto profilo, il fiore all’occhiello dell’eventuale futura compagine amministrativa. L’aggregazione sociale intorno a molteplici iniziative un obiettivo costante.
5. Quali sono secondo lei i punti di forza del territorio di Zambrone da cui trarre vantaggio e quali, invece, i punti deboli su cui porre maggiore attenzione?
Il turismo è una grande risorsa economica. Ma l’identità è quella più importante in assoluto perché costituisce la sua ricchezza culturale. Un punto di forza su cui poggiare le politiche del futuro. Il punto di debolezza è rappresentato da cause endogene che originano disoccupazione e spopolamento. Non esistono ricette magiche per superare le molteplici criticità; piuttosto, occorre continuare a credere, con umiltà, nell’ottimismo della volontà.
Pubblicato su Il Quotidiano il 17 maggio 2016, p. 29