KATIA LO IACONO UNICA ZAMBRONESE IN SERVIZIO NELLA MARINA MILITARE
Katia Lo Iacono, 20enne cittadina di Zambrone è ufficialmente avviata alla carriera nella Marina militare. Una gioia per l’interessata, un orgoglio per la sua famiglia e motivo di vanto per la comunità zambronese. L’aspirazione le è stata trasmessa dal padre, Costantino, che visse il suo periodo di leva proprio nella Marina militare. I suoi ricordi, i racconti di quel periodo segnato da tanti positivi insegnamenti hanno così contagiato anche la giovane. Ma si è trattato di un contagio bene accolto dalla ragazza. La domanda per l’ingresso nel Corpo militare venne inoltrata con una punta di scetticismo. Ma nel suo cuore, la speranza è rimasta forte e intensa. Accade raramente, ma capita: i sogni, talvolta, si materializzano. E ciò è avvenuto la mattina del 26 novembre del 2014. Fu proprio il padre a comunicarle la lieta notizia. Katia Lo Iacono era in un’ottima posizione in graduatoria. E così il 9 marzo 2015, a Taranto (Maricentro) è stata sottoposta alle prescritte visite mediche e tre giorni dopo le è stata consegnata la lettera d’idoneità. Una sequela di eventi tanto impensabili fino a poco tempo addietro, quanto gioiosi per il presente della giovane e ancora di più per le prospettive future. L’1 giugno ebbe inizio il corso. Durante la selezione, al suo nome venne associata la seguente dicitura: “comune di seconda classe Lo Iacono np/mcm/cna”. In pratica, categoria di appartenenza: cuoca. La delusione ebbe spazio solo per un attimo. Anzi, questa assegnazione le fu da stimolo per accettare con maggiore caparbietà e convinzione la sfida. Tanto più che tale status dura solo un anno. Il corso di formazione si è svolto a Taranto (Mariscuola), caserma e istituto formativo di rilevante importanza. I due mesi trascorsi al suo interno sono stati ricchi di risvolti umani e professionali. Il rispetto per gli altri, le regole della convivenza, il sentimento della fratellanza sono i capisaldi di questa esperienza. Quattro le compagnie presenti; la seconda, quella assegnatele. Giornate frenetiche e dense d’impegni. Le “consegne”, scandite da ritmi rigidi e regolari. Dalla sveglia (ore 6) al silenzio (ore 22.40) ogni momento della giornata prevedeva un adempimento. Studio, marcia, guardia, quelli salienti. Insomma, un addestramento impegnativo che aveva quale obiettivo il pronunciamento del fatidico: “Lo giuro”. Destinazione successiva Terracina (Circomare), in provincia di Latina, dove rimarrà fino al 31 maggio 2016. Una piccola capitaneria nella quale la Lo Iacono è l’unica donna. L’ambiente armonioso rispecchia quello di una famiglia unita. La cadetta, oltre alle sue competenze, impara, giorno dopo giorno, qualcosa in più. Prossimo obiettivo, la conquista del grado di allievo maresciallo. L’umiltà della giovane militare sarà il suo migliore alleato. Katia Lo Iacono è la seconda donna zambronese ad operare nella Marina militare e, attualmente, l’unica. La prima, infatti, fu Mariana Iannello impegnata nel Corpo dal 2007 al 2008 (poi costretta a lasciare la Marina a causa di un incidente stradale che le fece perdere l’idoneità). Una scelta inconsueta per queste due giovani donne, frutto di una selezione rigida e ispirata dall’orgoglio dell’appartenenza a una nazione che si proietta con coraggio verso l’avvenire.
La vicenda, per sua natura, si presta a qualche riflessione. Katia è sempre stata apprezzata dalla comunità per la sua serietà e la compostezza, per l’innato sentimento del rispetto verso la famiglia e verso gli amici. Doti che ha ereditato dal papà Costantino e dalla mamma Marina Grillo. La sua saggezza ricorda quella che fu del nonno Domenico Lo Iacono, la sua determinazione tipica della nonna Caterina Muggeri. Quanto al dinamismo, chiara l’ascendenza di nonna Giuseppa Grillo. Ma il suo cuore così generoso, i suoi occhi vispi così sinceri, la sua onestà così profonda, la sua coerenza così limpida sono le doti tipiche di nonno Francesco Grillo. Katia Lo Iacono è l’espressione di una generazione che non si rassegna alla sconfitta e che non cerca scorciatoie all’insegna del facilismo, ma che consapevolmente pone l’etica della responsabilità al servizio di una nobile idea di crescita personale e civile. Insomma, una ragazza per molti versi fuori dagli schemi che sfida le varie crisi dei tempi a colpi di laboriosità, impegno e coraggio. Un buon esempio per tutti.
p.s. Una brevissima nota del tutto personale. Non è certo un mistero il mio legame d’affetto con Katia e con la sua famiglia. Le radici affettive sono profonde e vivide. Vidi Katia a distanza di poche ore dalla sua nascita. Ricordo perfettamente quel momento. La sentivo, praticamente, come una di famiglia. Un nuovo componente da accogliere con tenerezza ed entusiasmo. C’è qualcosa che ho sempre ammirato in lei. Innanzitutto, la sua semplicità, unita alla delicatezza dei suoi comportamenti e, ancora di più, alla solarità del suo cuore. In secondo luogo, la sua educazione ispirata a solidi principi e la capacità di trasmettere giovialità. Infine, la sua sincerità, orientata da un costante atteggiamento di benevolenza. Il mare è sempre stato nel suo orizzonte fisico ed esistenziale. E allora, come le navi del 1700, naviga sempre con il vento in poppa, a vele spiegate. Per conquistare le isole della letizia e la terraferma della serenità.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Cronache Aramonesi, anno XI n. 2 – Novembre 2015