Verso le elezioni a Zambrone
“IDENTITÀ E FUTURO” TRA INNOVAZIONE E CONTINUITÀ
di Viviana Mazzocca
«Interesse pubblico, amore per il mio paese e buona fede». Questa la ricetta di Corrado L’Andolina, candidato a sindaco nel comune di Zambrone con la lista “Identità e futuro per Zambrone”, il quale spiega i motivi che lo hano spinto a scegliere la strada della politica e a confrontarsi per le prossime amministrative, con la lista che vede alla guida l’attuale sindaco di Zambrone Pasquale Landro, pronto per il terzo mandato. Non solo rinnovamento, per L’Andolina «Zambrone -afferma il candidato a sindaco- vive le sue contraddizioni e le sue difficoltà come altri paesi, si culla nel sogno di un futuro migliore in cui non solo le strade siano piene di buche ma la solidarietà, il disinteresse e la legalità costituiscano i cardini dell’azione amministrativa. È da questi principi, ereditati soprattutto dall’educazione familiare, che discendono tuti gli altri: progresso, cultura, crescita socioeconomica da far maturare e conseguire credendo in un progetto e in un programma che coinvolga l’intero territorio, dalle Valli di San Giovanni e il bosco Licciardo sopra Daffinà ai pianori di Daffinacelo fino ai gradoni di Madama e alla Marina». Un paese fatto «per i giovani e il popolo» in cui l’identità va conservata e il futuro costruito con il consenso popolare. «La Zambrone che vogliamo organizzare intorno alla nostra lista -prosegue L’Andolina- è una comunità pacifica, serena, prospera in un ambiente protetto e valorizzato, progredito ed ecocompatibile, ricco di innovazioni, di servizi civili e soprattutto di umanità e fiducia nel futuro». Parole d’ordine del programma di “Identità e futuro” saranno «imparzialità, lealtà e legalità. Le iniziative –continua ancora- che porteranno lavoro, occupazione, benessere saranno sostenute come lo sarà che hia bisogno di aiuto e di assistenza nella vita quotidiana come nella scuola. Zambrone deve essere un comune dove la collaborazione produce sviluppo, innovazione e speranza».
Pubblicato su La Gazzetta del Sud l’1 maggio 2014, p. 34