Zambrone. Queste le finalità del nuovo comitato
UNO SPAZIO PER LA CULTURA
di GIUSY D’ANGELO
ZAMBRONE - Un’amicizia nata tra i banchi di scuola, tra libri e matite, studio e risate. La scuola ha unito i ragazzi del ciclo scolastico 1974/79 ma la relazione umana coltivata e continuata negli anni è stata ancora più importante di una definizione o di un teorema. «Il comitato -hanno spiegato i componenti- ha lo scopo di promuovere attività di carattere culturale e sollecitare l’impegno sociale e civile dei cittadini». Un centro concepito per poter offrire alla comunità di Zambrone un luogo di dibattito, incontro, condivisione, ricerca storica e scientifica con particolare attenzione alle problematiche legate al territorio. Verranno istituite delle borse di studio «consistenti nell’offerta di testi narrativi da consegnare agli studenti delle classi V, della scuola elementare primaria». Un modo per avvicinare più giovani alla lettura e garantire una buona formazione culturale e umana; per questo motivo verranno proposti «momenti di crescita civile» tramite approfondimenti su personaggi legati al mondo dell’istruzione e dell’infanzia. Il comitato avrà un ruolo fondamentale nel tessuto sociale zambronese poiché, grazie al suo contributo, andrà ad arricchire l’offerta formativa rivolta alle nuove generazioni. Attualmente composto da Anna Collia, Carlo Cognetto, Corrado L’Andolina, Giuseppina Mastrilli, Francesco Varone e Carlo Russo, sarà coordinato per tutto il corso del 2014 da Maria Rosaria Mamone. Uno strumento educativo che consentirà agli studenti e alla stessa comunità zambronese di entrare in relazione con la realtà circostante, analizzarla e comprenderla. Durante il secondo incontro si sono stabilite le linee guida che dovranno indirizzare l’attività del gruppo nato per spirito filantropico senza alcuna finalità di lucro. Il comitato poggia le fondamenta sul ricordo come ricchezza, la curiosità come fonte prima di conoscenza e sull’amicizia che rimane un valore raro ma ancora possibile in una società digitalizzata che smaterializza i rapporti. Del resto, come sosteneva Aristotele, l’amicizia è un frutto che matura lentamente.
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 24 febbraio 2014, p. 15