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Anno 2008
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Il discorso che noi tutti avremmo voluto sentire
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La nota politica
Il discorso che noi tutti avremmo voluto sentire
“Care italiane e cari italiani,
vi comunico che ho licenziato cento giardinieri quirinalizi. Ne rimangono quindici, sono più che sufficienti. Ho licenziato, inoltre, anche trentaquattro giornalisti del mio ufficio stampa, ne restano dieci, bastano. Con un atto d’imperio ho deciso: il Quirinale costerà trentadue milioni di euro, come l’Eliseo; il taglio è di oltre duecento milioni di euro; ci sarà una cura dimagrante anche per il resto del personale. La somma risparmiata sarà più o meno sufficiente per costruire il nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia. Prendo atto della manifesta incapacità della giunta Bassolino ad affrontare i problemi della Campania, in primis quello dello smaltimento dei rifiuti e dichiaro sciolto il suo Consiglio regionale. L’Alitalia resta patrimonio nazionale. Via manager e consiglio d’amministrazione. Ho chiesto a tre super consulenti inglesi di avviare la procedura di risanamento della società, anche a costo di licenziare qualche migliaio di dipendenti inutili. Ad iniziare da quei ladroni beccati, qualche tempo fa, con le mani nel sacco, o meglio, nelle valigie dei viaggiatori. Il pubblico, inoltre, è pronto a metterci un po’ di soldi. Non si può? Perché i francesi non lo hanno già fatto per tutelare i loro produttori agricoli ? E poi, se l’Air France fosse in crisi, davvero sarebbe consentito a una società italiana di partecipare al suo acquisto? Dico basta al liberalismo a senso unico. O c’è una svolta liberale seria, oppure ognuno tutela i suoi interessi nazionali strategici come meglio può. Mi duole il cuore dirlo, ma sul punto hanno ragione Formigoni e Bossi. Ho chiesto, inoltre, di avviare la costruzione di qualche centrale nucleare. Sarà piantata ai confini con la Francia. Perché sono stanco di assistere all’esborso di denaro dei cittadini che rappresento per comprare l’energia nucleare prodotta dai transalpini. Con decreto presidenziale ho stabilito che i magistrati potranno ricoprire una carica elettiva solo dopo dieci anni che si sono dimessi dalla loro funzione. Sui medici ci sto pensando. Ho diffidato il capo del Governo di parlare con Mahmoud Ahmadinejad. Un capo dello Stato che inneggia al nazismo e fa sparire gli studenti che lo contestano non merita nessuna stretta di mano, tutt’al più un calcione nel fondo schiena. Al governo dico basta. Alla prossima manfrina della “sinistra radicale” o di quei quattro gatti dei sedicenti liberaldemocratici (a proposito, gli altri cosa sono, “socialfascisti”?) li mando diritti diritti a casa. In Calabria mi risulta che un consigliere regionale sia già stato liquidato dal Governo. Al prossimo scandalo o scandaletto, tutti licenziati. La provincia di Vibo Valentia. Da domani avrà una sezione speciale della Dda. Ho raddoppiato l’organico della magistratura. Ho anche deciso di fare costruire trenta nuovi edifici scolastici. I lavori avranno inizio fra tre giorni. Queste le località. Ho stanziato contributi economici alle seguenti dieci associazioni culturali. Il prossimo anno verrò a fare le vacanze estive presso la Costa degli dei. Ci rimarrò almeno un mesetto. Farò nota di tutto ciò che non funziona e adotterò, immediatamente, tutti i provvedimenti del caso. La pacchia è finita. Buon anno”.
Giorgio Napolitano.
p.s. Questo è il discorso del presidente della Repubblica di fine anno che molti vorrebbero sentire e che non sarà mai pronunciato. Ogni anno, invece, é la stessa tiritera. Risultato, non lo ascolta più nessuno. Molto meglio degustare in santa pace un piatto di lenticchie. Senza correre il rischio di un’indigestione. Bisognerebbe aggiungere alla pietanza il cotechino. Ma di questi tempi, chi se lo può permettere?
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 9 gennaio 2008
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