il provvedimento
“CASO PUGLIESE”, ANESTESISTA RINVIATO A GIUDIZIO
Per l’accusa Stefano Barillà sarebbe il responsabile del decesso della giovane donna
DRAPIA - Da un lato il dolore immenso e incolmabile per la perdita di una madre e di una moglie. Un dolore che trasforma la tenerezza in struggenti sentimenti di malinconia e mestizia e genera il diritto di conoscere la verità. Dall’altro, la difesa della propria professionalità, svolta per l’intero arco della vita lavorativa. Sono questi i due poli dialettici intorno ai quali ruota la vicenda di Lauretta Pugliese. La donna, residente a Caria di Drapia, lo scorso 12 ottobre 2011 è deceduta a soli 44 anni dopo un intervento chirurgico di artroplastica con artroprotesi alla gamba destra, presso la clinica “ Villa Caminiti” di Villa San Giovanni. In seguito a tale decesso, la magistratura ha avviato un procedimento. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Rosario Ferracane. Dopo alcune udienze, nel corso delle quali sono stati assolti gli adempimenti di rito, fra cui varie consulenze (sia da parte della procura che della difesa) ieri il giudice competente, Gup del Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto il rinvio a giudizio del dottore Stefano Barillà, l’anestesista presente all’intervento di che trattasi. La difesa dell’anestesista aveva chiesto la formulazione di un’ulteriore perizia. Gli avvocati difensori della famiglia vittima, però, si erano opposti. I difensori di Barillà, in subordine, avevano anche invocato l’archiviazione per un’eventuale colpa lieve dell’anestesista. Tesi non condivisa dal Gup. L’udienza presso il giudice monocratico si svolgerà a novembre. A conclusione dell’udienza preliminare, le costituite parti civili, Annalisa Fusca, figlia della Pugliese, Antonio Pugliese, padre delle vittima, unitamente ai difensori, avvocati Salvatore Campisi e Giuseppe Rombolà, hanno espresso piena soddisfazione per l’esito dell’udienza e hanno ribadito la volontà di continuare a interessarsi alla vicenda affinché sia fatta piena luce sulle cause del decesso della loro congiunta.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 19 luglio 2013, p.26