l’iniziativa
GLI “ARAMONESI" NEL CUORE DELLA CULTURA DEI BORBONE
ZAMBRONE - I viaggi degli “Aramonesi” presentano tre certezze. La prima è rappresentata dalla cultura. Le visite hanno sempre quale obiettivo primario la conoscenza di un sito della Calabria o del Sud di particolare interesse storico, religioso o architettonico. La seconda è costituita dalla musica popolare. In tutti i loro viaggi c’è sempre stata la presenza dei “sonaturi”. La terza, dagli ottimi dolci che accompagnano il loro percorso; nella circostanza preparati da Silvia Duart, Angela Grillo e Cristina Mazzitelli. Tali “regole” sono state puntualmente applicate anche al viaggio dello scorso sabato. Meta prestabilita, Caserta. Prima tappa, la reggia. A spiegare le meraviglie della reggia, la guida Lucia Di Cristofano. Durante la pausa pranzo, per la gioia dei bambini (e non solo) l’incontro inatteso con Zio Paperone e il ballo popolare dei due pupi calabresi di Alessio Bressi. La visita è poi proseguita nel complesso monumentale di San Leucio, posizionato in una zona panoramica poco distante dalla reggia. Un palazzo antico che era stato adibito a setificio dai Borbone e, oggi, a spazio museale. Conservati perfettamente, nell’ambito di un’elegante cornice architettonica, le attrezzature funzionali alla lavorazione della seta. Per tutto il viaggio, Alessio Bressi (lira) Alex De Rito (organetto) e Samuele De Rito (tamburello) hanno deliziato i presenti con tarantelle calabresi. Il canto, invece, è stato affidato a un’anziana concittadina, Rosa Morello. Festeggiati, sulla via del rientro, anche Rosy Conca e Giuseppe Barbieri per il loro anniversario di matrimonio. Un’esperienza, insomma, indimenticabile, per i 54 aramonesi presenti al viaggio.
r.v.
Pubblicato su Calabria Ora il 14 maggio 2013, p. 32