l’iniziativa
ZAMBRONE, QUANDO LA CACCIA CONIUGA AMBENTE E CONVIVIALITÀ
ZAMBRONE La squadra caccia Aramoni ha chiuso la stagione venatoria con una serata dedicata alla consumazione della propria cacciagione. I cacciatori speravano di sfruttare, fino in fondo, il calendario venatorio che si è chiuso lo scorso lunedì. Le avverse condizioni atmosferiche, però, non lo hanno reso possibile. E allora, ha preso corpo e forma l’idea di stare comunque insieme, in un’accogliente e calda cantina del capoluogo. E così, tra un bicchiere di vino e una pietanza indigena, i cacciatori zambronesi hanno ricordato gli episodi più curiosi del recente passato. Come da tradizione nei succulenti banchetti nostrani non sono mancati i brindisi e gli appezzamenti sulle leccornie consumate. In primis, quelli sui sott’oli e sul pane preparato dalle massaie del posto. A proposito, invece, della cacciagione, occorre precisare che nel tempo la fauna è sensibilmente cambiata. La natura manifesta segni di cedimento e il cacciatore si adegua. L’antica attività legata alla cacciagione, infatti, non è nient’altro che un modo particolare di relazionarsi alla natura. I ventidue cacciatori riunitisi per celebrare l’evento ne sono perfettamente consapevoli. Per loro, il rispetto della natura coi suoi silenzi e con i suoi affascinanti ambienti, rappresenta, dunque, un imperativo inderogabile. L’appuntamento, per la squadra Aramoni, è alla prossima stagione per rinnovare un rito antico quanto l’uomo.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 4 febbraio 2012, p. 29