collegi provinciali
CARNOVALE (PSI) DA’ RAGIONE AL PDL
I Socialisti Uniti - Psi esprimono una valutazione a trecentosessanta gradi sulla rideterminazione dei collegi provinciali. La componente che fa capo al segretario Saverio Zavettieri, infatti, non è convinta dell’attuale bozza che ridisegna le circoscrizioni. Il suo riferimento locale e membro delle segreteria nazionale, Nicola Carnovale valuta la situazione e ne traccia il seguente quadro: «Il compito di rimodulare i collegi spetta ad un organo imparziale e super partes qual è la Prefettura. Ma l’esercizio di una tale prerogativa ha incidenze politiche rilevanti che obbligano un’accurata riflessione». Il giovane dirigente socialista entra poi nel vivo della discussione: «Nei giorni scorsi i quadri del Pdl locale hanno eccepito la vulnerabilità di almeno quattro collegi. E le obiezioni sembrano più che fondate». A tale proposito giova ricordare che le critiche del centrodestra provinciale vertono sui collegi 1 (Acquaro, Dasà e Dinami), 14 (Soriano, Francica, Gerocarne, Pizzoni e Sorianello), 18 (Vibo località aeroporto, Vena superiore e inferiore, Vena Media, Triparni, San Gregorio e Jonadi), 3 (Fabrizia, Arena, Mongiana, Nardodipace). I primi tre (1, 14 e 18) sono stati giudicati sovra dimensionati; il numero 3, sotto dimensionato. Al riguardo, l’esponente socialista ha aggiunto: «Non è una soluzione equilibrata quella che prevede un collegio con meno di 8mila abitanti e uno con oltre 10mila. L’equilibrio fra i collegi è determinante per la corretta rappresentanza istituzionale. Di conseguenza, in effetti, andrebbe apportata qualche modifica rispetto all’originaria bozza». Nicola Carnovale presta poi particolare attenzione alle dichiarazioni rese nei giorni scorsi dai sindaci di Francica e Zaccanopoli che hanno argomentato il loro giudizio negativo sulla nuova assegnazione dei collegi. A tale proposito, ha affermato: «E’ complicato stabilire un equilibrio fra le diverse esigenze territoriali. Ma la sensazione è che in effetti, il principio di “omogeneità strutturale” che dovrebbe sovrintendere all’operazione in argomento, sia stato sacrificato a quello della “contiguità geografica”. In realtà, proprio il criterio dell’ “omogeneità strutturale” ricopre un’importanza strategica prioritaria, per ragioni d’immediata intuizione. E’ emblematico, ad esempio, che i tre comuni che recano la zeta come iniziale, hanno origini, costumi, tradizioni, saldamente ancorate nella storia. Queste realtà, inoltre, sono contigue geograficamente e presentano una popolazione omogenea. Eppure, i comuni di Zaccanopoli, Zambrone e Zungri sono stati ripartiti su tre collegi differenti. Tutto ciò presta il fianco a tangibili incoerenze e discrasie». In conclusione, esplicita la richiesta di revisione dell’attuale bozza: «C’è il tempo -ha chiosato Carnovale- per suggerire prima e operare poi, sensibili miglioramenti all’attuale bozza, anche in considerazione delle varie segnalazioni già giunte da più parti. Arroccarsi su posizioni predefinite non giova a nessuno, meno che mai a una dinamica democratica degna del terzo millennio».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 5 febbraio 2011, p. 32