il caso
DRAPIA E IL SENSO UNICO… DELLA DISCORDIA
Depositata in Comune la richiesta per ottenere la revoca dell’ordinanza
DRAPIA Doppi sensi… di circolazione. In tempi di “Bunga bunga” meglio essere precisi. Sono 188 le firme raccolte nella frazione Brattirò di Drapia al fine di ottenere la revoca dell’ordinanza del senso unico di marcia che attraversa la via Posta. Primi firmatari dell’istanza poi sottoscritta dai cittadini di Brattirò, i consiglieri di minoranza: Pasquale Pugliese, Maria Carone, Maria Domenica Vallone e Giuseppe Bagnato. La richiesta è poi stata formalizzata mediante il suo deposito al protocollo comunale. Il capogruppo Pasquale Pugliese giudica la decisione adottata tempo addietro dall’autorità comunale inadeguata «in quanto, con esclusione del mese di agosto, il traffico sul tracciato in questione non è così intenso da causare chissà quali ingorghi. Viceversa, il senso unico è fonte di oggettivi disagi». Gli fa eco Maria Domenica Vallone, altro consigliere di opposizione che puntualizza: «In passato su tale via il senso unico di marcia veniva disposto solo per il periodo estivo. Poi, si ritornava alla circolazione su doppia carreggiata. La decisione di rendere definitiva tale scelta, crea difficoltà di circolazione sulla via Vittorio Emanuele III per evidenti ragioni; non ultima, l’adiacente presenza della scuola primaria». Ma per quale ragione la strada era stata chiusa al doppio senso di marcia? Per una rilevata, da parte dell’autorità locale, inadeguata larghezza della carreggiata riservata alla circolazione. Ferma e articolata la posizione del sindaco Alessandro Porcelli che difende la decisione contestata. Il primo cittadino in merito, ha affermato: «Tutte le decisioni dell’amministrazione sono indirizzate verso l’interesse collettivo. La scelta in argomento, risponde anch’essa a tale logica che, chiaramente, è funzionale alle oggettive esigenze dei cittadini. L’opzione è stata valutata preventivamente alla stregua di parametri tecnici coerenti. Nei prossimi giorni, comunque, l’istanza dei cittadini sarà valutata dalle preposte autorità, nel rispetto delle prescritte prassi e procedure». Si tratta di decisioni affidate alle politica amministrativa locale che lascia ampia spazi al confronto sull’opportunità o meno di aprire o chiudere una strada del centro abitato; di renderla a una marcia o a due. La scelta non è di quelle destinate a cambiare le sorti dell’umanità; ma comunque offre alla comunità uno spunto di dialogo e di riflessione, di dibattito e di aspettative. Il tutto, condito da un’appassionata pacatezza!
c.l.a
Pubblicato su Calabria Ora il 20 gennaio 2011, p. 38