NEL RICORDO DI ALDO FERRARO
Zambrone, un’associazione per trasmettere i valori dell’amicizia
ZAMBRONE Nel primo secolo avanti Cristo, Plutarco scrisse le “Vite parallele”, ventitre biografie che raccontano le storie di uomini, Greci e Romani, d’eccezionale valore. Lo scrittore greco, però, non è interessato soltanto a delineare il loro curriculum vitae. Approfondisce, infatti, con dovizia di particolari, il carattere per comprendere quanto abbia influito nella loro esistenza. Il tratto caratteriale distintivo del giovane lavoratore zambronese scomparso lo scorso otto febbraio a soli trentadue anni, a seguito di un incidente sul lavoro, era la sua bontà d’animo e il senso profondo dell’amicizia; qualità che offrono materiale in abbondanza per un’autonoma “Vita parallela”. Proprio in virtù di ciò, non desta alcuna perplessità che la neonata associazione “Amici di Aldo Ferraro” costituita per tenerne in vita il ricordo, abbia tra i suoi punti salienti proprio l’istituzione di un “Premio all’amicizia e bontà”. Il premio sarà assegnato annualmente a un cittadino calabrese che si sia distinto proprio per le qualità umane in argomento. L’associazione, comunque, si prefigge la «promozione sociale ed educativa ha lo scopo di tenere viva la memoria di Aldo Ferraro, attraverso la cultura dell’amicizia, della bontà, dell’altruismo, della solidarietà, del rispetto verso il prossimo, dell’attaccamento alla famiglia e al lavoro». Il sodalizio, inoltre, intende avviare un’attività capillare di sensibilizzazione delle varie problematiche che ruotano sul mondo del lavoro, ad incominciare proprio dal triste capitolo riservato alle “morti bianche”. Sarà premura degli “Amici di Aldo Ferraro”, organizzare pure tornei di calcetto estivi, finalizzati ad aggregare i giovani del posto e quelli delle aree limitrofe. A tale riguardo, infatti, va precisato che Aldo Ferraro amava il calcio ed era stato un validissimo bomber. Lo sport, pertanto, nella fattispecie coniuga perfettamente: passione e ricordo, creatività e impegno, solidarietà e amicizia. L’associazione, infine, si riserva di «avanzare proposte affinché la memoria di Aldo sia onorata dalle istituzioni, mediante l’intitolazione di una via o di una piazza o struttura sportiva. Un fatto importante, che servirebbe sicuramente a unire la piccola comunità di zambronese, alla quale Aldo teneva tantissimo». Con l’atto costitutivo dello scorso uno dicembre sono stati nominati anche gli organismi dirigenti del soggetto giuridico. Il presidente è Mario Ambrosi, amico di antica data e molto vicino, affettivamente, ai familiari di Aldo. Vice presidente Francesco Ferraro, fratello minore del giovane caduto sul lavoro. Gli altri consiglieri sono: Roberta Gabriella Tedesco moglie di Aldo e altri familiari della vittima caduta sul lavoro, Mariella Epifanio (cognata), Giuseppe Ferraro (padre), Elisabetta Russo (madre), Carlo Ferraro (fratello), Katia Sicari (cognata), Filippo Russo (zio). Il logo dell’associazione è stato ideato da Monia Grimaldi ed è costituito da una scritta rossa e azzurra “Amici Aldo”, con tre figure stilizzate e un cuore a forma di pallone. I colori sono sobri ma intensi, come il ricordo di Aldo…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 5 dicembre 2010, p. 30