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SORACE, MUSICA E LETTERATURA
Nel suo ultimo romanzo s’incrociano storie tra fantasia e realtà
«Ma io, se musica ha da essere, voglio che sia un massaggio serafico sulle cicatrici dell’anima». Gesualdo Bufalino così scriveva nel suo ultimo e incompiuto romanzo “Chamat”. Riflessione che offre un parametro di lettura dell’ultima opera realizzata da Domenico Sorace: “La musica degli invisibili”. L’autore, tra i più apprezzati avvocati del Foro di Vibo Valentia, originario di Sant’Onofrio e napitino d’adozione, coltiva, da sempre, l’amore per la musica e per la letteratura. Un amore che trova una felice sintesi in un lavoro che è letterario e musicale allo stesso tempo. “La musica degli invisibili”, infatti, è articolata in due componenti. La prima è data dal romanzo; la seconda da un cd con musiche classiche pensate dal medesimo autore e trascritte da Nello Narduzzi. La trama del libro si sviluppa intorno a due principali protagonisti: Kipnui e Alfredo. Il primo africano, il secondo vibonese, accomunati da destini paralleli, ma fatalmente destinati ad incrociarsi e da una comune passione per la musica. Ed è proprio la musica il motore di una trama avvincente, incalzante ed emozionante. Scrive l’autore: «Il suono valica confini, vince il pregiudizio, ricompone rancori, dà vita ad un’armonia che altrove è sogno». Il romanzo con allegato cd è stato presentato presso la struttura dell’ex convento di “Santa Chiara”. Folto, attento e incuriosito il pubblico presente all’evento. Il primo ad intervenire è stato il sindaco, Nicola D’Agostino, il quale ha sottolineato come «il romanzo si snoda lungo una trama che coniuga mirabilmente fantasia e realtà». A seguire Gilberto Floriani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese, ha definito quella di Sorace: «Un’opera pop, per il sincretismo, l’energia e il suo carattere visionario». E’ stata poi la volta di Giuseppe Ceravolo, stimato insegnante di Letteratura italiana e, nel recente passato, assessore provinciale alla Cultura, il quale con un intervento profondo e articolato ha posto l’accento sull’opera omnia dell’avvocato vibonese. Dopo avere svelato la traccia che lega l’ultimo lavoro a quelli pubblicati negli anni passati, il professore Giusepe Ceravolo ha affermato: «Con tale opera l’autore manifesta il suo carattere eclettico e multiforme. Questo romanzo completa e supera quelli precedenti; stupisce per la sua potenza descrittiva e per la capacità di dare corpo e musicalità a vari stati d’animo contrapposti». Infine, è toccato all’autore, particolarmente emozionato anche per via di alcuni ricordi familiari intensi, che si sono materializzati in un video realizzato per l’occasione. Domenico Sorace ha ringraziato uno per uno quanti hanno collaborato alla stesura del testo e delle musiche. Poi, soffermandosi sul romanzo, ha chiosato: «Il libro racconta due storie parallele, verificatesi in luoghi in cui si sono abbattute la sofferenza e l’indifferenza. Il riscatto avviene mediante la musica, che è l’ingranaggio intorno al quale ruotano le vicende dei protagonisti». Durante la presentazione, l’attore Gianni Colarusso ha letto alcuni brani del romanzo. Le musiche al pianoforte, invece, sono state eseguite con la consueta impareggiabile maestria da Sergio Coniglio che è anche l’esecutore dei brani contenuti nel cd. Il testo è edito dall’associazione culturale “Apoikia” ed è stato stampato da “Adhoc Edizioni Snc” di Vibo Valentia.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 20 ottobre 2010, p. 33