TAGLI ALLA SCUOLA, ZUNGRI SI MOBILITA
Troppi alunni e pochi insegnanti. E così i genitori si riuniscono in assemblea
ZUNGRI «Si chiudono le scuole perché ci sono pochi alunni. Ma si chiudono le scuole anche perché ci sono “troppi” alunni». Questa l’amara e paradossale riflessione di una mamma che staziona di fronte alla scuola dell’infanzia del centro abitato sito alle pendici del Poro. A tale proposito vale la pena ricordare che nei giorni scorsi l’autorità scolastica provinciale ha comunicato la riduzione dell’organico di trentotto unità. Il taglio nel settore, in particolare, ha interessato le scuole con tre sezioni. A seguito di tale contrazione e dell’allegata disposizione, Rosa Rizzo, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Zungri, suo malgrado, ha dovuto emettere idoneo provvedimento per ridurre di un’unità le sezioni della scuola dell’infanzia ove applicare il tempo pieno. Il taglio riguarderà una sezione che sarà composta da diciannove scolaretti. Il criterio che si fa strada per la loro scelta è quello anagrafico. In pratica, tale sezione sarà riservata ai bambini più piccoli (dai due anni e mezzo in su). Verranno, invece, risparmiati dal taglio, quelli che il prossimo anno frequenteranno la scuola primaria. Ma le conseguenze di tale decisione sono destinate a creare disagi anche alle altre due sezione che dovrebbero avere un numero di frequentanti pari a quasi trenta unità. Cifra considerata da tutti decisamente alta. Dal canto suo, il sindaco, Franco Galati, ha immediatamente offerto a tutte le autorità, la disponibilità dell’amministrazione comunale a individuare, ove possibile, una positiva soluzione della vicenda. Allo stato, tuttavia, non s’intravede alcuna via d’uscita. I tagli operati in sede centrale dispiegano i loro effetti nella periferia e i disagi per gli scolari e le famiglie sono non di poco conto. Intanto, i genitori hanno abbandonato l’idea dell’occupazione dell’edificio scolastico e hanno optato per un’assemblea permanente organizzata nel cortile antistante ad esso.
Corrado L’Andolina