LA CALABRIA DEI POETI IN TEATRO
Il recital di Lindo Nudo omaggia i protagonisti della letteratura
Tappa vibonese per il “Festival Magna Grecia teatro festival”. Nella splendida cornice del castello normanno-svevo è stato rappresentato il recital concerto: “Ho rubato un filo di capelvenere”. La regia è stata affidata a Lindo Nudo, unanimemente considerato tra i più autorevoli rappresentanti del teatro calabrese. Suo anche il ruolo di attore protagonista. L’artista, originario di Rende, nel 1991 consegue il diploma di attore presso l’Accademia d’arte drammatica di Palmi e a partire dallo stesso anno inizia la sua collaborazione, in qualità di attore, con il Centro Rat Teatro dell’Acquario di Cosenza (La lezione, Cani randagi, Edipo, Il velo e La sfida.). Nel 1995 per la compagnia Rosso Tiziano, in qualità di autore, attore e regista, vince il premio nazionale “Eti Vetrine” con lo spettacolo “Sida” e “L’uomo dal fiore in bocca”. Nel 1998 fonda e dirige la compagnia teatrale Rossosimona con la quale firma le regie di “The strange case of Dr Jeckill and Mr Hyde, Piedi Gonfi, Principicchiu, Sida 95”. Nel 2007 firma la regia dello spettacolo “La verità vive” per Teatro Rossosimona e produce e dirige lo spettacolo “L’amore che bruciò Troia” per il Magna Graecia Festival. Nel 2008 firma la regia di “Mia Martini. Una donna. Una storia”. Due gli interventi al Tamburello festival di Zambrone. Il primo nel 2005, il secondo nel 2009. Significativo e rivelatore il sottotitolo della rappresentazione eseguita l’altro ieri: “Omaggio alla letteratura e ai poeti di Calabria”. Un evento suggestivo, ricco di messaggi e rivelatore dell’humus storico e culturale della Calabria. D’altronde, l’introduzione all’iniziativa, a firma dello stesso Lindo Nudo risulta quanto mai eloquente: «Un omaggio alla letteratura calabrese. Un omaggio alla Poesia calabrese. Brani che parlano d’amore, di morte, di dolci passioni, di pazzia. Perché tutto nella vita è contrappunto, binario di rette parallele: dolcezze e furore, opaco e trasparante, piccole verità quotidiane e grandi misteri inesprimibili. Il poeta, lo scrittore hanno il coraggio di fermarsi; l’epoca della fretta non gli appartiene; un bacio, una carezza, gli durano una vita e sicuramente oltre». Lindo Nudo ha calamitato l’attenzione degli astanti con la sua originale capacità interpretativa che, alla stessa stregua dei grandi del teatro, poggia su una voce recitante quanto mai originale e intensa. Passione, semplicità, immediatezza, sono stati i punti fermi della sua recitazione. La ricchezza contenutistica dei testi, poi, si è perfettamente coniugata con una capacità comunicativa diretta che è giunta, sin dalle prime battute, al cuore degli astanti. La pièce ha ripercorso lo spirito letterario calabrese attraverso le opere di Leonida Repaci, Lorenzo Calogero, Franco Costabile, Mario La Cava, Salvatore Scervini e Francesco Suriano. Le musiche jazz, eseguite da Massimo Garritano (chitarra), Nicola Pisani (sax) e Carlo Cimino (contrabasso) hanno accompagnato e intervallato i vari brani letterari. Superba e ammaliante, l’interpretazione di Serena Ciofi che oltre a recitare alcune composizioni letterarie, ha dato anche prova di una capacità canora di ottimo livello. Due le canzoni calabresi interpretate, entrambe tratte dalla tradizione popolare. Di pregevole fattura anche la recitazione di Carmela Guarascio, che ha reso ancora più ricca e poetica la serata vissuta nel capoluogo tirrenico.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 2 settembre 2010, p. 40