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Milone
- atleta di Crotone
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Milone
fu certamente il più grande atleta di sempre.
Il suo dominio, durò vent'anni.
Vinse la sua prima Olimpiade nel 540 a.C. nella lotta categoria ragazzi, seguirono,
successivamente, altre cinque vittorie olimpiche di fila 532, 528, 524 e 516
a.C.; in una di queste, Milone vinse senza disputare la finale, in quanto l'avversario
non volle lottare contro di lui.
Il pugile crotoniate (che rimase imbattuto per tutta la sua carriera) vinse
ben 10 volte alle gare Istmiche, 9 volte alle Nemee e sei volte ai giochi Pitici
di Delfi che si tenevano in onore di Apollo.
Tanta gloria rese Milone uno dei personaggi più illustri e famosi del
mondo ellenico.
La sua proverbiale forza salvò l'intero gruppo aristocratico che governava
la città di Kroton in occasione di un terremoto che colse il gruppo dirigente
mentre era in riunione proprio in casa Pitagora; Milone si sostituì ad
una colonna spezzata dal sisma, reggendo sulle sue spalle il soffitto dell'abitazione
per quei minuti necessari a sgomberarla.
Vestito con la pelle di leone sulle spalle (sull'esempio di Pericle) guidò
l'esercito crotoniate nella famosa vittoria contro i Sibariti nel 510 a.C..
Intorno alla sua morte si narra di un grosso albero di ulivo sezionato da un
fulmine, nel quale, Milone, infilò le mani per divaricare e spaccare
completamente il tronco, ma, abbandonato dalle forze, l'Olimpico rimase bloccato
e finì dilaniato dalle belve feroci.
La statua che lo rappresenta al Foro Italico di Roma, lo ritrae con un pallone
tra le mani, ma, in realtà, la sua vera disciplina, era il pugilato.