Scheda Tecnica sulla

-Cipolla Rossa di Tropea-


Cenni storici

Per gli antichi Egizi la cipolla era una pianta sacra. Appartenente alla famiglia delle Liliacee, sembra sia originaria dal Medio Oriente (Iran, Irak). Il nome scientifico è "Allium cepa"; "Allium", nome usato da Virgilio, deriva dal celtico all = caldo, ardente; "cepa" da "caput" perché è la pianta più importante tra le capitate, cioè tra quelle provviste di bulbo, che viene ancora oggi chiamato capo o testa.
Esistono innumerevoli varietà di cipolle, diverse per forma e colore. La cipolla rossa di Tropea, una delle più apprezzate sia in Italia che all'estero, è classificata come:
¢ "Tropea rossa tonda" detta anche "Calabrese Tonda" o "Tropeana tonda";
¢ "Tropea rossa lunga" o "Tropeana lunga".
Fonti storiche attribuiscono al popolo dei Fenici l'introduzione di questa pregiata varietà sulla fascia tirrenica meridionale della Calabria. Ciò troverebbe conferma nei recenti ritrovamenti archeologici nella zona tra Vibo Marina e Trainiti. Nello specchio di mare antistante questo tratto di costa si rinvengono, infatti, antichi manufatti sommersi ed in parte insabbiati, dell'antico porto Punico di Hipponion (l'antica Vibo Valentia). A monte del porto è stata scoperta anche una necropoli Punica. Col passare dei secoli questa varietà, adattandosi alle nuove condizioni pedoclimatiche, ha prodotto gli attuali ecotipi dalle forme caratteristiche:
¢ La -tondo piatta- o precoce;
¢ La -mezza campana- o medio-precoce;
¢ L'-allungata- o tardiva.
Citazioni letterarie riportano che questo prodotto veniva coltivato, a fini commerciali, già nel periodo borbonico.
Nel medioevo era anche definito il pranzo dei poveri. Ne facevano uso corrente i contadini che, oltre alle tuniche, ne utilizzavano anche le code.

Usi e consumi ed effetti salutari e terapeutici

Da sempre questo prodotto ha avuto un duplice utilizzo: alimentare e terapeutico. Viene ancora oggi utilizzato a scopi medicamentosi per le sue qualità salutari.
Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis Historia" elenca ben 30 disturbi curabili con la cipolla.
Bakin, medico sovietico, accentua la sua capacità antisettica: masticando una tunica di cipolla per qualche minuto si sterilizza da eventuali infezioni il cavo orale.
Sembra abbia anche effetti anestetici e antidolorifici. Nel settecento si narra venisse impiegata per alleviare il dolore in seguito all'amputazione di un arto.
Utilizzando la pozione, la mattina a digiuno con alcune gocce di limone, ottenuta lasciandola macerare in acqua calda, per qualche ora, si prevengono e si curano i reumatismi, si favorisce la secrezione biliare, la diuresi, si evita raffreddore ed influenza (contiene infatti 5 mg di vitamina C su 100 mg di parte edule). Inoltre il buon contenuto in Potassio (140 mg di K su 100 mg di parte edule) combatte l'ipertensione.
Ha eccelse proprietà emollienti.
Eminenti studiosi come il Prof. Businco decantano le sue proprietà antiasmatiche, antisclerotiche e regolatrici del tasso di colesterolo nel sangue. La cipolla previene infatti le malattie cardiovascolari evitando la formazione di placche arteriosclerotiche.
Gli inglesi la raccomandano contro il diabete poiché ricca di glicochinina, principio attivo che stimola il pancreas a secernere insulina.
Cataplasmi di cipolla vengono impiegati per la cura del mal di testa, di ascessi, verruche, foruncoli ed emorroidi.
Contro le punture d'insetti risaputo è il sollievo procurato strofinando un pezzo di cipolla cruda sulla parte interessata dalla puntura.
Preserva anche il nostro organismo dall'invecchiamento in quanto è ricca di composti aromatici solforati, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, quali quercetina (400 mg su 1000 mg di parte edule. La cipolla è il vegetale che ne contiene di più) e antociani. I composti a base di zolfo hanno infatti la capacità di intrappolare i radicali liberi responsabili dei processi di degenerazione dei tessuti di diversi organi. Riduce quindi il rischio tumorale e preserva, sicuramente, dall'invecchiamento
I testi classici di Letteratura e recenti studi evidenziano infine che la cipolla essendo un ottimo stimolante del sistema nervoso ha notevoli effetti afrodisiaci.

Dove cresce

La cultivar predilige terreni freschi, di medio impasto e abbastanza sciolti, prospicienti il mare. La vicinanza al mare è giustificata in quanto gli appezzamenti limitrofi alla costa godono di una tessitura sicuramente tendente al sabbioso, sono caratterizzati inoltre da condizioni climatiche piuttosto miti, ideali per la rossa di Tropea.
Le condizioni pedoclimatiche (terreno, temperatura, umidità, ore di luce) del comprensorio del medio tirreno calabrese e il peculiare corredo genetico della varietà, sono i responsabili delle eccelse caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche di questo prodotto.
La produzione media annuale si aggira sui 200.000 - 260.000 ql., a fronte di una superficie media coltivata di circa 400 - 450 ha.

Tipologie di prodotto
Viene condizionata e commercializzata in 4 diverse tipologie:
" Cipollotto: Prodotto fresco di colore bianco-rosato, non scollettato, con coda di circa 40 cm. E' posto in vendita in fascetti di 5-10
" Cipolla da consumo fresco:Prodotto fresco di colore bianco-rosato, non scollettato, con coda di circa 60 cm. E' posta in vendita in mazzi di 5-8 Kg, i
" Cipolla da serbo scollettata:Prodotto di colore rosso-violaceo. I bulbi una volta raccolti e disidratati al sole per almeno 7 gg vengono privati delle code e posti in sacchetti o cassette
" Cipolla da serbo intrecciata:Prodotto di colore rosso-violaceo. I bulbi una volta raccolti e disidratati al sole per almeno 7 gg vengono intrecciati.
In pratica queste tipologie di prodotto permettono di soddisfare le diverse esigenze del consumatore e di poter commercializzare questa varietà durante tutto l'anno. Il cipollotto e la cipolla da consumo fresco sono indicate per la preparazione di insalate. Alcuni gradiscono utilizzare anche le code del prodotto fresco, specie nelle frittate. La cipolla disidratata, da serbo, trova invece largo impiego nella preparazione dei sughi. I bulbi di calibro inferiore sono ottimi per la preparazione dei sottaceti.
Il prodotto viene commercializzato in diverse regioni Italiane, in particolare: Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Diversi paesi del Nord Europa ne importano ingenti quantità; il maggior export si registra in Germania, Francia, Austria, Svizzera, Svezia. Si sta cercando di far conoscere questo ortaggio anche in Giappone, le richieste non mancano, vi è però l'inconveniente delle spese di trasporto alquanto considerevoli.

Marchio di qualità: I.g.p. "Cipolla rossa di Tropea"
Al fine di valorizzare questa varietà dalle rinomate caratteristiche organolettiche che la rendono gradita al palato del consumatore nazionale ed estero per la sua dolcezza, tenue piccantezza e per le sue proprietà terapeutiche e salutari, è in fase conclusiva il progetto che vedrà quest'ortaggio fregiarsi del marchio di qualità I.g.p. (Indicazione geografica protetta) secondo quanto previsto dal Reg. CE 2081/92. La protezione con il marchio I.g.p. permetterà al consumatore di individuare e distinguere facilmente i bulbi della rossa di Tropea provenienti da quelle aree particolarmente vocate per caratteristiche pedologiche e climatiche, dalla miriade di altre produzioni, della stessa specie, di derivazione europea o extracomunitaria, dalla qualità però di gran lunga inferiore, che saturano molto spesso la ricettività dei nostri mercati.


A cura del Dott. Simone Saturnino
Presidente UIMEC UIL VIBO VALENTIA